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Ponza d’inverno



Tra un po’ di tempo sarà Pasqua. Le isole del mediterraneo torneranno a riempirsi di turisti. Una perla del mediterraneo, Ponza, isola laziale, è meta ambita dai turisti d’estate. I suoi fondali meravigliosi sono un’attrazione per tanti. Palmarola e Zannone, isole satelliti, hanno, a detta di esperti, tra i più bei fondali al mondo; il mare è così trasparente che si possono contare, dalle barche, le pietre che sono a trenta metri di profondità. Ponza d’estate pullula di turisti e di barche. Ponza d’invero è invece dei ponzesi. D’inverno Ponza mostra il suo volto più duro ma non per questo meno affascinante. E’ una vera isola, sufficientemente lontana dalla costa, influenzata dal vento e dal mare che spesso rinforzano a tal punto da rendere difficile i collegamenti con il continente. Navi ed aliscafi  partono da Formia. Quest’inverno in particolare i disagi per i ponzesi sono ancora aumentati. A gestire i collegamenti  è la Laziomar, società nata per scissione dalla Caremar, la compagnia di navigazione che  assicura i collegamenti con le isole del golfo di Napoli e prima  anche con Ponza e Ventotene. La Laziomar  ha una nave ed un aliscafo per Ponza, una nave ed un aliscafo per Ventotene. Come si può immaginare le navi sono vecchie e vanno spesso in avaria. Risultato: già da qualche mese c’è una sola corsa della nave ed una sola corsa dell’aliscafo al giorno. La nave parte da Ponza  alle 5,30 del mattino. L’aliscafo alle 14. La nave parte quasi sempre, l’aliscafo molto meno spesso. Per cui i ponzesi che vogliono recarsi a Formia sono costretti a partire alle 5,30 di mattina. Come mi raccontano,  sembra di essere tornati trent’anni indietro. La Caremar assicurava per lo meno una doppia corsa giornaliera della nave. Altro  grande problema: l’acqua a Ponza viene portata dalle cisterne e quando il mare è agitato la cisterna non arriva creando  altri notevoli disagi per gli abitanti che risiedono d’inverno tra Ponza e Le Forna (frazione di Ponza posta al capo opposto dell’isola). Per le emergenze sanitarie c’è l’elicottero ma, qualche tempo fa  un ragazzo,  caduto di sera dal motorino, ha dovuto attendere molto tempo, per essere trasportato in un ospedale della terraferma,  in quanto il sistema d’illuminazione dell’eliporto era carente. Allora potremmo dire: è tutta una tragedia vivere a Ponza d’inverno? Nient’affatto. I problemi ci sono ma c’è anche tanta vitalità degli isolani, luoghi d’aggregazione dove la gente s’incontra di sera, tanti che si dedicano alla pesca o ai lavori di risistemazione in vista della prossima stagione estiva. C’è anche una notevole vita culturale sull’isola. Certo mancano cinema e teatri (anche se gruppi  di giovani organizzano spettacoli). Internet ha molto agevolato lo sviluppo di attività culturali sull’isola. C’è un sito, www.ponzaracconta.it, gestito da un gruppo di intellettuali e giovani ponzesi che tratta argomenti interessanti, tipici di Ponza, ed è molto seguito  anche negli Stati Uniti d’America.  Quindi un invito: venite a Ponza d’inverno. Ha il sapore di una sfida, ma, nelle serate trascorse lì d’inverno, mi sono divertito tanto ed ho constatato che l’ amicizia e la solidarietà sono valori reali e non solo parole vane. Il fascino del porto di Ponza, nelle sere d’inverno, supera l’immaginazione.

Rocco Maria Landolfi             (pubblicato nella sezione "Sociale")