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Manoscritti di Lucia

Continuerò a ripeterti: dicono che solo uno stato d’illusione sia capace di rendere felici.
Non posso negarlo ed io ti auguro anche questo.
Dicono che l’amore riappare, simile ad una pianta, capace di crescere anche nei terreni più impervi. Non posso negarlo ed io questo te lo auguro di cuore.
A te che hai attraversato tutti gli stati della mancanza.
Ti auguro oggi uno stato capace di renderti felice.
Vorrei regalarti tutti i fiori di questa stagione:
 i giacinti che sono rari come la tua forza,
dei gigli potrei raccogliere, forse, più odorosi in questo mese,
ancora rose per il tuo guanciale,
e poi gelsomini davanti alla tua porta.
Margherite sulla finestra,
un iris tra i tuoi libri,
una camelia nella tasca del tuo abito,
profumi dimenticati in ogni angolo,
affinché non dimentichi che tu e io abbiamo attraversato insieme la gioia e il pianto.
Abbiamo conosciuto il mare e scoperto Venezia, ascoltando musica e danzando.
Abbiamo discusso per notti intere e visto sorgere l’alba trasparente.
Ora che tu hai imparato a volare non dobbiamo amare l’aria.
Non dimenticheremo quanto tu abbia seguito le nostre esistenze,
quanto ci abbia insegnato ad essere più libere e, per questo, continuare a lottare.
 
Lucia Mastrodomenico (1985)