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O maggio a Cristina Campo.

Cristina Campo è lo pseudonimo della poetessa Vittoria Guerrini (Bologna 1923, Roma 1977). Compì studi privati, minata da una malattia al cuore che condizionò la sua intera esistenza. Cresciuta nel culto della bellezza e animata da un’incredibile tensione alla perfezione, etica non meno che estetica, fu influenzata a lungo dal pensiero di S. Weil e negli ultimi anni si dedicò allo studio dei mistici e della grande tradizione liturgica del cristianesimo. (tratto da Enciclopedia Treccani online)

 

“Amore oggi il tuo nome”

 

Amore, oggi il tuo nome

al mio labbro è sfuggito

come al piede l’ultimo gradino…

Ora è sparsa l’acqua della vita

e tutta la lunga scala è da ricominciare.

T’ho barattato, amore, con parole.

Buio miele che odori 

dentro diafani vasi

sotto mille e seicento anni di lava.

Ti riconoscerò dall’immortale 

silenzio.

Cristina Campo (tratto da “Passo d’addio”, Scheiwiller, Milano 1956)

 

 

“Un’ardente facoltà di contemplazione amorosa, la dove il possesso sarebbe più naturale e gratuito: forse è questa – contro ogni apparenza – la vera giovinezza; quella che nel poeta, nell’uomo di cuore, si prolunga fino alla morte”

Cristina Campo (tratto da Due Poeti)

 

 

“Nella gioia, noi ci muoviamo in un elemento che è del tutto fuori del tempo e del reale, con presenza perfettamente reale. Incandescenti, attraversiamo i muri”

Cristina Campo (tratto da “Gli Imperdonabili)