Castel Volturno, rinasce la Pineta: piantati più di 80.000 nuovi alberi

di Raffaele Sardo
tratto da La Repubblica del22 settembre 2025

Devastata da incuria e abbandono, è ora al centro di un intervento di riforestazione senza precedenti. “Una resurrezione”, le parole con cui il vicepresidente della Regione Campania e assessore all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, ha aperto l’incontro presso la sede dell’Ente Riserve Volturno.

“È la resurrezione della Pineta.” Con queste parole, il vicepresidente della Regione Campania e assessore all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, ha aperto l’incontro presso la sede dell’Ente Riserve Volturno - Licola – Falciano, in via Machiavelli a Castel Volturno. Un incontro che ha riunito maestranze, sindaci, a cui ha partecipato anche una maestranza della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu), per fare il punto su un progetto che sta trasformando radicalmente il paesaggio e il destino di un territorio per anni abbandonato.
La Pineta, un tempo rigogliosa e poi devastata da incuria e abbandono, è oggi al centro di un intervento di riforestazione senza precedenti. Sono stati ripiantati più di 80 mila alberi. “Non potevamo resuscitare gli alberi morti – ha detto Bonavitacola – ma potevamo dare vita a una nuova stagione del paesaggio.” Le essenze originarie, ormai inanimate, sono state sostituite da nuove specie, capaci di garantire sostenibilità, bellezza e resilienza.
L’intervento ha riguardato una fascia costiera di 150 ettari, suddivisa in 95 ettari di pineta e 55 di zona dunale. “Le piante sono esseri viventi, parlano tra loro e con noi. Crescono. E parlano di futuro,” ha aggiunto Bonavitacola, sottolineando come il progetto sia già visibile nei primi risultati, nonostante lo scetticismo iniziale.


Protagonisti della rinascita sono gli ex operai della Iacorossi, oggi impiegati grazie anche alla gestione della società cooperativa ATS Monte Maggiore, presieduta da Ugo Fracassi. La cooperativa ha creduto nel progetto sin dall’inizio, investendo nella formazione e nella valorizzazione delle competenze locali. “Non esiste attività che si può fare solo se l’hai già fatta prima. Loro hanno dimostrato competenza e professionalità, smentendo ogni dubbio,” ha detto Bonavitacola.
Ma l’impegno della ATS Monte Maggiore non si ferma alla riforestazione. A Castel Volturno ha preso vita anche il progetto della Falegnameria sociale, che trasforma il legno di scarto in opere artigianali uniche, creando nuove opportunità di lavoro e promuovendo un’economia circolare. Un laboratorio di creatività e inclusione, dove il recupero ambientale si intreccia con quello umano.
Con un nuovo investimento regionale di 12 milioni di euro, il progetto si estenderà alle Oasi dei Variconi e di Soglitelle. Queste aree, un tempo segnate dalla criminalità organizzata e dal bracconaggio, saranno restituite alla loro bellezza naturale e trasformate in spazi didattici per le nuove generazioni.
“Dobbiamo portare i ragazzi a vedere la natura, non solo studiarla sui tablet. Farli vivere questi luoghi, far vedere gli uccelli migratori, far capire che sono posti straordinari e ricchi di vita,” ha detto Bonavitacola, auspicando un’educazione ambientale esperienziale, rispettosa e coinvolgente.
Il sindaco di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, ha sottolineato che “La Regione ha investito qui una quantità di risorse che non immaginate nemmeno. Non ci sono chiacchiere, ma fatti.” Ha elogiato il lavoro degli operai della ex Iacorossi, definendoli “Castellani d’adozione”, e ha celebrato il patto sociale tra Regione, azienda e Comune come esempio virtuoso di collaborazione.
“Vedo il sudore cadere dalle vostre fronti, e questo mi commuove. Faremo di Castel Volturno un posto migliore,” ha dichiarato, ringraziando anche l’ufficio lavori pubblici, il consiglio comunale e la giunta per il supporto politico e operativo.
Il neo presidente dell’Ente Riserve, Mario Grimaldi, nominato appena pochi giorni fa, ha confermato la volontà di proseguire con determinazione: “La Regione garantisce presenza e investimenti certi, con una programmazione che guarda ai prossimi anni.” Il progetto, ha spiegato, è suddiviso in lotti: dai primi interventi nella riserva naturale di Castel Volturno, si passerà alle aree dei Variconi e di Soglitelle, fino al recupero completo dell’habitat costiero.
“La pineta si sta ricostruendo, insieme a tutto l’ambiente che la circonda. Questo è il cuore del progetto,” ha dichiarato Grimaldi, auspicando una gestione che sia al tempo stesso in continuità e capace di migliorare ulteriormente quello che è già stato fatto in passato.
 
Evviva.. Finalmente una buona notizia, una speranza per il futuro. In passato,  prima della costruzione del “Villaggio Coppola”, a Castelvolturno esisteva una meravigliosa pineta, dove, negli anni 70, andavamo a passeggiare e godere della bellezza e dei profumi di quella terra (NdR).