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Previsioni


I ricercatori e gli esperti, in ogni settore, si arrovellano, da sempre, tra previsioni, predizioni e prevenzione. Due esempi. In medicina si sono fatti notevoli passi avanti nella diagnosi delle malattie. Si fanno previsioni sempre più precise sull’evoluzione delle malattie croniche (diabete, cardiovascolari, tumori etc.). Quando la previsione è particolarmente autorevole si parla di predizione. Più complesso è il campo della prevenzione, in quanto dopo aver previsto e predetto come evolverà una malattia è più difficile e non sempre possibile prevenirne, per limiti intrinseci alla medicina,  gli aggravamenti (come nel caso della gran parte dei tumori). In meteorologia, settore nel quale le previsioni a 36 – 48 ore sono ormai improntate alla massima precisione, sono più complesse e meno precise le previsioni a 7 giorni, anche se molti esperti ci provano ed, alle volte, ci azzeccano. Anche in questo caso fare prevenzione è molto più complesso e richiede molte risorse come le ultime alluvioni a Genova ed in Toscana c’insegnano. Famoso è divenuto il caso, e le polemiche che ne sono seguite, delle previsioni, non fatte dagli economisti, delle gravi crisi succedutesi dal 2008 in poi. Descrivere, raccontare un evento è dunque più facile che prevederlo. Ciononostante mi voglio azzardare in una previsione politica. La mia previsione sarà verificabile solo all’inizio dell’estate del 2013, dopo le elezioni politiche che si terranno in aprile (o in marzo come si discute in questi giorni) Chi vincerà e chi guiderà il nuovo governo? Ognuno ha una propria opinione al proposito. I sondaggi, su giornali e televisioni, si affannano, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, a descrivere le tendenze degli elettori. I leader politici dicono la loro e tra primarie in via di sviluppo (centro sinistra) e primarie annunciate che prima o poi si faranno (centro destra) dibattono molto sull’argomento. Ecco la previsione: a mio avviso vincerà le elezioni il centro sinistra ma non avrà i numeri per governare; il centro destra perderà molti voti rispetto alle ultime elezioni ma molto meno di quanto ci si poteva attendere; il movimento 5 stelle supererà di poco il 10% che è pur sempre un gran risultato ma molto meno di quanto era atteso; il centro prenderà meno del 10% e sarà determinante nella scelta del nuovo Presidente del Consiglio. Il nuovo Presidente del Consiglio non sarà nuovo, ma sarà il Prof. Monti, designato a tanto dal Presidente Napolitano, ultimo atto del vero stratega della politica italiana degli ultimi anni. Sulla composizione del governo è davvero difficile fare previsioni, ancor meno predizioni. Potrebbe essere un mix tra tecnici, politici di centro e centro sinistra, meno di centro destra (ma ci saranno). Fuori dal governo M5S, SEL e tutti gli altri minori. Si può fare qualcosa per prevenire un tale scenario, per me negativo, visto i drammatici risultati, in termini di sviluppo ed equità,  del governo Monti? Temo proprio di no. Alcuni di coloro che scrivono su questo sito sono di origine isolana. Tra questi/e, io.  Gli isolani sono testardi, attaccati alla propria terra ed al proprio mare, capaci di accontentarsi. Se il tempo è brutto e la nave non parte occorre imparare, fin da piccoli, che bisogna rinunciare al viaggio in terraferma. Chi sa se sono capaci di fare previsioni.  Ne riparliamo a giugno 2013, nel frattempo se qualcuno ha qualcosa da dire, da predire, lo può fare su questo sito. E’ certamente  il benvenuto.

                                                                                                     Articolo pubblicato in Sociale

Lucia Rosa Mari                  23 novembre 2012