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Riportiamo il Comunicato Stampa inerente la presentazione della Mostra Fotografica “Le donne a Pechino” di Luisa Festa nonché di un volume che raccoglie oltre cento fotografie scattate da Luisa Festa nel 1995 in Cina, ove si trovava per partecipare alla IV Conferenza mondiale sulle donne.

Inoltre l’intervista a Luisa pubblicata su “Il Paese delle Donne online” del 23 aprile 2022 (NdR)

 

Comunicato Stampa

 

Nell’ambito della rassegna denominata Pomeriggi In Biblioteca, giovedì 28 aprile, con inizio alle ore 16.00, la Biblioteca Nazionale di Napoli porrà in essere la presentazione di un volume che raccoglie oltre cento fotografie scattate da Luisa Festa nel 1995 in Cina, ove si trovava per partecipare alla IV Conferenza mondiale sulle donne. La nota attivista partenopea per la parità di genere, prima Consigliera di parità, in ordine di tempo, della Provincia di Napoli ed attuale Consigliera di parità supplente della Regione Campania, anche in quell’occasione puntò il suo obiettivo fotografico soprattutto sulla quotidianità cinese, adottando un punto di vista prevalentemente al femminile. Il libro de quo, stampato per i tipi della Delta 3 Edizioni, è dedicato alla compianta professoressa Anna Maria Palermo e gode del patrocinio morale del Comune di Napoli, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dell’UNLA, affiancati, per quel che concerne la presentazione in questione, dall’Istituto Confucio dell’Università di Napoli L’Orientale e dal Club Zonta, sezione partenopea. Ricco il novero degli interventi previsti. Aprirà l’incontro, moderato dalla giornalista Carmela Maietta, Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli, cui seguiranno i saluti della senatrice Valeria Valente, Presidente della commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio e sulla violenza di genere. A rappresentare il Comune di Napoli sarà l’Assessore allo sport e alle pari opportunità Emanuela Ferrante, e quindi da remoto si collegherà la giornalista di La 7, conduttrice del programma L’aria che tira, Myrta Merlino.

Quindi la parola passerà a Paola Paderni, dell’Istituto Confucio dell’Università L’Orientale, a Esther Basile, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, alla scrittrice Yvonne Carbonaro, alla sinologa Carmen Dinota e per finire al curatore del volume Michele Miscia. All’autrice Luisa Festa i ringraziamenti finali, a precedere la performance musicale dell’Associazione “I ragazzi di Scampia”, Accademia Concertistica giovanile – Aurora Musicale, in collaborazione con lo Zonta International Club area Napoli. L’evento sarà oggetto delle riprese video di Maria Rosaria Rubulotta. 

In contemporanea sarà visitabile la mostra fotografica di Luisa Festa sulla IV Conferenza delle Donne di Pechino allestita presso la sala Esposizioni della Biblioteca Nazionale di Napoli, già aperta dal 23 e che chiuderà i battenti il 29 del mese corrente.

 

Intervista a Luisa Festa pubblicata su “Il Paese delle Donne online” del 23.4.22

 

Come nasce l’idea del libro e della mostra?

 

Il libro “La Cina degli anni 90” è un reportage fotografico del 1995 sulla vita delle donne cinesi   mai pubblicato e che ho realizzato in occasione della mia partecipazione al Forum delle ONG alla IV Conferenza Mondiale delle Donne. Infatti ho fotografato alcuni tratti della vita quotidiana cinese degli anni 90, mille volti di un paese in trasformazioni cogliendo con il mio obiettivo la coesistenza di linguaggi antichi e moderni. Le donne e le bambine, figlie di una nuova cultura contro la millenaria preferenza per il figlio maschio.

I mercati di Xian e Pechino, dove è proprio in quei luoghi che l’umanità dei popoli si universalizza e le differenze si annichiliscono completamente nei comportamenti e negli usi analoghi in ogni parte del globo, dimostrando inequivocabilmente che nella sinfonia umana le assonanze superano abbondantemente le dissonanze. Mentre fotografavo diventava in me sempre più chiara la memoria dei luoghi: non mi poteva certamente sfuggire una familiarità tra Napoli e Pechino.  

 

La Mostra “Le Donne a Pechino -Uno sguardo sul mondo a più di 25 anni dalla Conferenza, che ha avuto come titolo “Uguaglianza, Sviluppo e Pace” l’ho riproposta alla Biblioteca Nazionale di Napoli in occasione della presentazione del libro.

La Mostra è stata realizzata nel 1996, e documenta i dieci giorni del Forum delle Organizzazioni non governative delle donne. Una importante testimonianza della partecipazione delle donne di 189 paesi che hanno ribadito che la politica delle donne è una politica trasversale e che non c’è sviluppo senza la piena attuazione dei diritti delle donne e dell’empowerment delle donne. Un filo conduttore ripreso recentemente dal W Women20 durante il G20. Per la prima volta i diritti delle donne sono stati riconosciuti diritti umani, inalienabili e indivisibili.

La  Mostra è stata presentata in alcune città italiane per alcuni i anni , ma oggi a distanza di più di 25 anni mi è sembrato importante far conoscere anche ai giovani  quell’atmosfera  di allegria , di  solidarietà , di  costruzione di pace e di  reti che le donne sono state capaci di fare guardando  finalmente  il mondo con gli occhi di donna .Ho voluto dare  visibilità alla testimonianza  delle tante donne venute da tutto il mondo e in particolare le donne italiane per tenere viva la memoria di Pechino. 



Quali ricordi ti sono ancora oggi particolarmente cari?

 

La Conferenza di Pechino è stata la più importante esperienza della mia vita, anche se eravamo diverse, per razza, culture, esperienze e religioni, c’era una volontà di tessere reti e di contribuire a una politica globale delle donne.

Sono rimasta in rapporto con molte donne conosciute a Pechino, come Morena Viciani, Laura Cima, Tilde Capomazza, Bianca Pomeranzi, Maria Rosa Cutrufelli, Marisa Rodano, Daniela Carlà, Raffaella Lamberti, Luisa Gnecchi e tante altre che sono raffigurate anche nella Mostra.  Il filo da Pechino non l’ho mai interrotto.

E poi il ricordo della serata interculturale che organizzò Annamaria Palermo presso l’Istituto della Cultura Italiana a Pechino regalandoci una atmosfera con musica ed ottima cena, l’incontro presso l’Ambasciata Italiana e la conferenza presso l’Hotel Scheridon dove le ONG si incontrarono con la delegazione italiana del Governo per stabilire i punti per la Dichiarazione.


A distanza di tanti anni, quale bilancio fai anche alla luce dell’esperienza di Consigliera di Parità?

 

A partire da quell’appuntamento internazionale che è nata in me l’esperienza di fare la Consigliera di Parità nominata nel 2001 come Consigliera di parità effettiva della Provincia di Napoli e attualmente come Consigliera di parità supplente della Regione Campania.

Ero affascinata dal pensiero di mettere in pratica la mia passione per la giustizia, di contrastare le discriminazioni e aiutare le donne nel mondo del lavoro contribuendo al cambiamento delle istituzioni dal punto di vista di genere. Alcune cose ci sono riuscita come la divulgazione delle politiche di conciliazione, dei Piani Triennali di azioni Positive, l’Osservatorio perle dimissioni delle lavoratrici madri nel primo anno di vita, i rapporti biennali delle aziende 

A distanza di più di 25 anni alcuni traguardi sono stati raggiunti rispetto alle 12 aree critiche come in alcuni campi  dell’imprenditoria, dell’istruzione ,  salute , la riforma della pubblica amministrazione ; qualche percentuali in più  di donne  nella politica e nelle istituzioni  , ma molto ancora da fare sull’occupazione femminile, sulla parità salariale sul welfare,sulle discriminazioni sessuali e sulla violenza sessuale , anche se molte leggi sono state fatte, ma  manca la cultura del rispetto e della non violenza.

A Pechino, inoltre, i Governi si erano impegnati sulla pace, sui conflitti armati e contro gli stupri di guerra, mi auguro che oggi la cultura della pace, del disarmo e della libertà dei popoli possa ritornare ad essere al primo posto nell’agenda dei governi.