Spuma di mare
Chi è fatto di pietra, chi è fatto
d’argilla –
Io invece sono fatta d’argento e brillo!
La mia occupazione – è il tradimento, il mio nome – Marina,
io – sono l’effimera spuma del mare.
Chi è fatto d’argilla, chi è fatto di carne –
a costoro la bara e le lastre tombali …
-battezzata nella fonte marina – e nel mio
volo continuamente infranta!
Attraverso ogni cuore, attraverso ogni rete
batte il mio arbitrio.
Io – vedi questi ricci scomposti? –
non sono fatta del sale della terra.
Mi frango sulle vostre granitiche ginocchia
e da ogni onda – risuscito!
Evviva la schiuma – l’allegra schiuma –
l’alta schiuma del mare!
Marina Ivanovna Cvetaeva
Il suo lavoro non fu ben visto dal regime staliniano; fuggi a Berlino e Parigi; volle tornare in Russia per ricongiungersi alla famiglia; fu nuovamente perseguitata e mandata in un campo di lavoro nel 1939; nel 1941 decise di mettere fine alla sua esistenza.
Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.
Sandro Penna
Sandro Penna (Perugia 1906 – Roma 1977). I genitori si separano e lui resta
a vivere col padre. Fa mestieri saltuari e vive in semi povertà. Nel 1957 gli
viene assegnato, pur con qualche scandalo per la sua omosessualità, il Premio
Viareggio. Nel 1964, alla morte della madre, va a vivere nella casa materna ad
Ostia. Gli vengono assegnati il Premio Fiuggi, il Premio Bagutta e le sue opere
vengono tradotte in varie lingue. Non ritira il premio, per le sue precarie
condizioni di salute.
Arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Nazim Hikmet
(poesie segnalate da Maria Vittoria Montemurro)