La scuola ricomincia.
Presidio di
democrazia, nella sgangherata Italia dalle mille contraddizioni, è presente ovunque,
dalle città più grandi ai più piccoli paesi.
Come ci ricorda l’art. 34 della Costituzione Repubblicana del 1948:
“La
scuola è aperta a tutti.
L’istruzione
inferiore, impartita per almeno 8 anni (con modifica del 2003 portata a 12
anni), è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso".
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso".
Auguri quindi di buon lavoro a tutto il personale della scuola.
(NdR)
"Due
Bambini, una maestra",
tratto da Poptus – giornale di attualità per bambini di “Avvenire” del 14 settembre 2023
tratto da Poptus – giornale di attualità per bambini di “Avvenire” del 14 settembre 2023
A Ceresole Reale, in provincia di Torino,
sono cominciate le lezioni nella scuola più piccola d’Italia.
Che non è neppure
una scuola ma una stanza del palazzo comunale trasformata in aula.
Accogliente, attrezzata perché ai due unici alunni non manchi proprio niente:
Accogliente, attrezzata perché ai due unici alunni non manchi proprio niente:
Emanuele ha sette anni e frequenta la
seconda, Raffaele ne ha otto e va in terza. In realtà sono seduti uno di fianco
all’altro di fronte alla maestra, Noemi Dalla Gasperina che di anni ne ha 22 ed
è nata lì vicino, a Locana.
“Per
un’insegnante è produttivo avere così pochi alunni. Li segui come meglio non
potresti, diventano bravi per forza”, racconta.
Anche perché le
interrogazioni fioccano:
“Bè, si è ovvio.
Ci sono solo loro. Ma ciascuno ha il proprio piano di studi. Quando spiego la
lezione ad Emanuele, Raffaele fa gli esercizi e viceversa”.
Però, ammette
la maestra, l’intervallo è un po’ triste:
“Solo
un po’ ma non troppo, anche qui ci si diverte. Per esempio abbiamo cominciato a
preparare i cartelloni colorati per
abbellire la classe e speriamo di avere il permesso di essere ospiti delle
classi elementari di Locana, almeno una volta al mese”.