È sempre,
sempre, sempre, un Giorno della Memoria.
(NdR)
(NdR)
La famiglia Einstein – Lorenza Mazzetti, 2008
“Questa vita mi è stata regalata soltanto perché ero di
un’altra razza”.
Ce lo dice Lorenza Mazzetti, nata nel ’27 del novecento e scomparsa nel 2020, scrittrice e regista cinematografica molto conosciuta in Gran Bretagna dove con Anderson, Reisz e Richardson fondò il “Free Cinema Movement”.
Ce lo dice Lorenza Mazzetti, nata nel ’27 del novecento e scomparsa nel 2020, scrittrice e regista cinematografica molto conosciuta in Gran Bretagna dove con Anderson, Reisz e Richardson fondò il “Free Cinema Movement”.
Lo dice commentando la sua esperienza di spettatrice inconsapevole
della uccisione degli zii e delle cuginette ebree che lei racconta, con gli
occhi di una bambina, nello straordinario romanzo “Il cielo cade”.
La vita
scorre serena nella bella villanella campagna toscana per la protagonista e la
sua sorellina orfane di madre, accolte dagli zii ebrei durante gli ultimi anni
del fascismo. Sono sempre insieme alle loro cugine, bambine come loro con cui
condividono le loro giornate scandite dalla scuola e dai giochi; fanno da
sfondo la propaganda fascista e le persecuzioni degli ebrei nei quali le
bambine si muovono con l’innocenza e con la spensieratezza della loro età. Il 3
agosto del ’44 l’infanzia è infranta dall’orrore. I tedeschi irrompono nella
villa prendendo solo le bimbe ebree e la loro madre e mandando via tutti gli
altri, comprese le due sorelle. La famiglia verrà trucidata dai tedeschi che
manderanno poi a fuoco la villa.
Il racconto è leggero, felice nel punto di osservazione, testimonianza vera dell’allegria e della normalità di quella famiglia inconsapevole del proprio assurdo destino. “Sono stata accolta da questa famiglia nella quale sono stata uguale a loro nella gioia e diversa al momento della morte” scriverà Lorenza Mazzetti nella commovente dedica alla fine del libro, che è corredato da suoi bellissimi dipinti.
Ricordi delle SS – Lorenza mazzetti,2008
Molte storie autobiografiche sono state raccontante da
testimoni dell’insensato orrore delle persecuzioni razziali, ma quella di
Lorenza Mazzetti è particolare perché, come commentato da Federico Fellini:
”E’ una prospettiva così nuova finalmente per raccontare storie del fascismo e della guerra!”
”E’ una prospettiva così nuova finalmente per raccontare storie del fascismo e della guerra!”
Per non dimenticare. MAI.
Maria Vittoria Montemurro