Nelle
ore dolci
mi sembra d’esser presa da un incanto
affiora il non risolto.
Il cielo azzurra
con sfumature evanescenti
in mille direzioni,
un angolo di sublime
nell’anima
è ponte tra quiete e inquietudine.
Trascuro tutto quello
che non mi si addice,
semplifico
come solo i bambini sanno fare.
E come i folli
mi affatico ad annullare l’io
fra realtà e sogno.
È necessario rientrare in se stessi,
l’essenziale è il sé
che affiora ad ogni istante.
Divengo un punto cosmico
in fraternità con il prossimo.
Sto imparando a esserlo.
Poetica è la vita semplice di ogni giorno,
l’anima assume consistenza
quando è in grazia con se stessa.
E quale arricchimento in solitudine!
Non me ne vergogno.
Virginia
Varriale
mi sembra d’esser presa da un incanto
affiora il non risolto.
Il cielo azzurra
con sfumature evanescenti
in mille direzioni,
un angolo di sublime
nell’anima
è ponte tra quiete e inquietudine.
Trascuro tutto quello
che non mi si addice,
semplifico
come solo i bambini sanno fare.
E come i folli
mi affatico ad annullare l’io
fra realtà e sogno.
È necessario rientrare in se stessi,
l’essenziale è il sé
che affiora ad ogni istante.
Divengo un punto cosmico
in fraternità con il prossimo.
Sto imparando a esserlo.
Poetica è la vita semplice di ogni giorno,
l’anima assume consistenza
quando è in grazia con se stessa.
E quale arricchimento in solitudine!
Non me ne vergogno.