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Un commento a: “Il bradisismo e le riforme. È l'unità che cura”

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia” (Don Milani).
 
“La politica, qui, è da intendersi nel senso più ampio e, soprattutto, alto: la cura del bene comune. L’avarizia, oggi, è facilmente traducibile con l’individualismo”, scrive nell’articolo “Il bradisismo e le riforme. È l'unità che cura” Danilo Paolini su “Avvenire”, articolo che abbiamo ripreso e pubblicato qualche giorno fa.
 
 Scrive ancora Paolini: “Insieme alla sua terra che soffre, che si secca, che brucia e che si sbriciola, l’Italia trema per l’allargarsi delle fasce di popolazione in povertà (anche tra coloro che hanno un contratto di lavoro), per la precarietà degli impieghi, per la disuguaglianza tra chi ha tantissimo e chi praticamente niente, per la difficoltà dei giovani anche di pagare l’affitto o il mutuo di una casa…”
 
“…Allora la domanda che dovremmo porci tutti, ma principalmente i vertici delle istituzioni e i protagonisti della politica, è se davvero un Paese così abbia bisogno di riforme come l’autonomia regionale differenziata (sulla quale gli italiani sono già ora divisi, come ha rivelato l’indagine diffusa due giorni fa dalla Fondazione “Con il Sud”) e un premierato che potrebbe privilegiare la stabilità dell’esecutivo a scapito della centralità del Parlamento e del ruolo di garanzia del Presidente della Repubblica. Se abbia bisogno di nuovi condoni fiscali e/o edilizi….”
 
Come non condividere le parole di Danilo Paolini e l’invito alla concordia, all’onestà (anche intellettuale) e ad un po’ di sano pragmatismo per affrontare e portare a soluzione, problematiche aperte,  inerenti sanità, scuola, burocrazia?
 
La Redazione e l’Associazione Madrigale per Lucia