Non per parlare di turismo, ma per segnalare questioni importanti per due grandi isole.
La campana Ischia (con un pezzo tratto dal periodico, nostro amico, “Ponza Racconta”) che, da anni, si dibatte sul dilemma: “l’isola è una ma i comuni sono sei”
La siciliana Stromboli, dove a fine giugno, si terrà la decima edizione della” Festa di Teatro Eco Logico” che verterà sulla figura centrale di Danilo Dolci, di cui ricorreranno a giorni i cento anni dalla nascita. (Ndr)
La mancanza di
una visione politica unitaria dell’isola (se non Comune Unico, che si auspica!)
dagli anni Ottanta ad oggi ha determinato uno sviluppo senza progresso con due
fratture: quella disgregazione sociale che ripiega sull’egoismo ed
individualismo e quella tra l’uomo e l’ambiente piegato ed utilizzato a fini
meramente speculativi.
Occorre superare
le competenze spacchettate tra varie istituzioni e la confusione di ruoli;
occorre che gli organi politici e amministrativi assumano iniziative atte a
superare l’emergenza. Occorre una legge speciale per Ischia con lo stop al
consumo di suolo; è indispensabile pensare ad una rigenerazione urbana di tutta
l’isola perché “Casamicciola è Ischia” e tutti e sei Comuni siano interconnessi
in un unicum comune Piano di Assetto ad hoc; occorre chiedere alla Regione
Campania l’istituzione del Parco Regionale del Monte Epomeo con annesso Parco
Scientifico Internazionale per il costante studio del territorio come da tempo
richiesto dal vulcanologo Giuseppe Luongo; occorre una salvaguardia preventiva
del territorio con i terrazzamenti per rilanciare l’agricoltura.
Si propone –
come fu l’EVI – l’ente ERI, Ente pubblico per la gestione della Ricostruzione
dal terremoto e dalle alluvioni, per garantire l’azione preventiva; il recupero
dell’Osservatorio Geofisico anche come Centro di idro-climatologia e
vulcanologia; l’acquisto del palazzo del Monte della Misericordia, … e poi, in
aggiunta, i tre punti della recente proposta popolare del gennaio 2024 per il
recupero socio-culturale del Capricho de Calise,; in più, il
recupero ed il potenziamento delle parracine o muri a secco,
la valorizzazione ed apertura al pubblico della “casa della cultura” del
bibliografo dott. Giuseppe Mennella ex-Centro per l’ Impiego in Casamicciola,
patrimonio della regione Campania ed oggi abbandonata.
E’ uno stralcio
di un più ampio documento proposto all’isola da Gino Barbieri, da Giuseppe
Mazzella, da Gianni Vuoso e dallo scrivente Nicola Lamonica – nell’incontro
antifascista a Casamicciola nell’anniversario dell’efferato delitto di Giacomo
Matteotti (10 Giugno 1924) – teso a dar vita ad un movimento politico plurale
capace d’incidere sulle istituzioni per ridare nuova luce all’isola dal
significativo titolo “Il 25 Aprile rigenerativo dell’isola d’Ischia“.
I proponenti
aprono, pertanto, un confronto democratico a tutto campo e su tutte le
tematiche del momento per raccogliere consensi ed adesioni, per affermare
valori e dare forza alla strategia più opportuna onde tutelare diritti
costituzionali, per garantire quella svolta necessaria per la rigenerazione
dell’isola d’Ischia e della sua politica, non trascurando riflessioni critiche
attinenti al più ampio contesto nazionale (sull’ autonomia differenziata e sul
premierato) ed europeo.
Si assumono un solenne impegno, quello di dar vita ad un’assemblea isolana per
consolidare il “movimento per la svolta” nell’adeguamento delle proposte e nel
vigile consenso popolare; per dare rappresentanza e voce e speranze soprattutto
alle nuove leve, ai giovanissimi della politica.
Nicola Lamonica