di Angela
Napoletano
tratto da “Avvenire” del 13 novembre 2025
Il nodo
immigrazione e il bilancio della seconda amministrazione Trump al centro
dell'assemblea della Chiesa americana. Lanciata l'iniziativa "Non sei
solo".
tratto da “Avvenire” del 13 novembre 2025
Proteste a Chicago contro la stretta sui migranti voluta dall'Amministrazione Trump/ REUTERS
«La determinazione inflessibile a effettuare deportazione di massa e a limitare l’immigrazione irregolare, combinata ai finanziamenti senza precedenti per l’applicazione delle relative leggi, ha creato una situazione mai vista prima. I nostri fratelli e le nostre sorelle immigrati, dagli irregolari ai cittadini naturalizzati, vivono in uno stato di profonda paura».
È il bilancio del secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca messo a punto dal vescovo di El Paso, Mark Seitz, nelle vesti di presidente uscente della Commissione per l’immigrazione della Conferenza episcopale americana, condiviso nel corso dell’assemblea annuale in corso a Baltimora. La stessa che, martedì, ha eletto l’arcivescovo Paul Coakley come nuovo presidente. La stretta sui migranti ha tenuto banco all’evento interrogando i vescovi sulla legittimità della difesa dei confini ma anche sulle difficoltà da affrontare per continuare a portare conforto alle comunità, in particolare quella sudamericana, prese di mira dall’amministrazione Trump.
Secondo Seitz, che a ottobre ha consegnato a papa Leone le richieste di aiuto degli “indocumentados” di El Paso, la situazione «è solo all’inizio». «Le sole dichiarazioni non bastano», ha incalzato il pastore che ha presentato una nuova iniziativa al riguardo, “You are not alone” (Non sei solo), caratterizzata da quattro obiettivi: il sostegno agli immigrati nell’emergenza, la loro assistenza spirituale, l’approfondimento della dottrina della Chiesa cattolica sull’immigrazione e l’importanza della solidarietà pubblica ai deportati da manifestare, per esempio, con veglie di preghiera e accompagnamento alle udienze in tribunale. «Come il nostro Santo Padre ha affermato chiaramente il mese scorso – ha sottolineato – la Chiesa non può restare in silenzio».
In un video diffuso martedì sera, Coakley, il nuovo presidente dei vescovi statunitensi, ha assicurato che l’immigrazione, «tema difficile e nevralgico», continuerà ad essere una priorità della Conferenza. «Continueremo a parlare chiaramente della situazione e delle sofferenze del nostro popolo» ma, ha precisato, è importante portare sull’argomento, «più luce che calore».
