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Nell’anno che verrà, con Lucia


“è necessario muoversi fuori dalle certezze già date, inventare, immaginare altre possibilità”

Con la presentazione del premio nelle scuole superiori intitolato a Lucia Mastrodomenico, si sono chiuse le attività annuali della Associazione Madrigale per Lucia onlus.
Molte sono state le cose fatte, moltissime quelle che pensiamo di fare.
Il nostro pensiero va all’anno che si conclude e vorremmo condividere con quelli che conosciamo e con quelli che ci conoscono, qualche breve riflessione, sempre guidati ed illuminati dal pensiero di Lucia.
Lucia Mastrodomenico ha fondato il suo lavoro sulla capacità delle donne di qualunque razza e cultura di creare relazioni, ritenendo quale presupposto fondamentale ad esse l’azione pedagogica della differenza sessuale. Solo se si è consapevoli di essere differenti si possono stabilire buone relazioni con l’altro\a, altri\e.
Lucia ci ha messo in guardia dalla decontestualizzazione delle relazioni: le relazioni si stabiliscono in un determinato luogo, ed è quel luogo che consente la messa in gioco di saperi, competenze, risorse. Non a caso le sono interessate le relazioni asimmetriche, quelle cioè che si stabiliscono in luoghi specifici, a partire da una consapevole disparità; ha indagato infatti la relazione medico paziente, maestro allievo, le relazioni delle “istituzioni” con  le immigrate.
Lei ci ha fatto comprendere come le mediazioni, le strategie, le collaborazioni, gli scambi che quel luogo consente possano generare vantaggio e gratificazione per tutti, a patto che ciascuno si accosti alla relazione a partire da se, vada verso l’altro\a con vicendevolezza, mai con reciprocità.
È per questo che ci piacerebbe continuare a pensare con Lucia come ad un viatico per l’anno che verrà.
Cercheremo di portare con noi la cultura di educarsi a pensare nei luoghi in cui viviamo, perché è in tali contesti che possiamo apprendere il fare spazio, ed anche il tacere, quando,  alla parola non segue l’esperienza, ad “insegnare l’ininsegnabile”.
Sperimentare dunque affinché l’essenziale “non avvenga altrove”, sempre immanenti alla realtà a cui apparteniamo, nella quale esistiamo come nodi di una sottile ma robusta rete di relazioni.
Questo un metodo rigoroso per educarci al bene comune, per affrontare le  difficoltà del presente con impegno, sempre responsabili ed accoglienti verso l’altro\a e gli altri\e.
E mai dimentichi che “solo l’amore salva”.

Maria Vittoria Montemurro

per “Madrigale per Lucia”