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Il Diavolo


Nel passato la semplice evocazione del demonio o dell’inferno bastava ad incutere nei fedeli, spavento, paura o angoscia. Oggi, invece, queste realtà incontrano incredulità, ironia o indifferenza. L’uomo moderno manifesta una vera e propria allergia su questo argomento. Charles Baudelaire afferma: “ La più grande astuzia del demonio è di persuaderci che non esiste.” Così, egli può agire in tutta libertà per svolgere la sua opera malvagia: semina la confusione, fomenta gli odi, le divisioni, le discordie, e tenta di spingere verso la disperazione e la morte coloro che cadono nei suoi inganni. Conducendo l’uomo al peccato e facendogli volgere le spalle a Dio, Satana vuole fare di lui il suo alleato nella propria rivolta contro Dio. Satana non ha che odio e disprezzo verso l’umanità, egli non cerca altro che portare alla rovina i figli di Dio, facendo loro perdere l’eredità della vita eterna. San Giovanni della Croce affermava: “ il demonio teme l’uomo che prega, come Dio stesso”. La parola demonio al singolare è un termine generico per parlare di una entità personale e malefica. E’ più esatto parlare dei demoni al plurale, poiché Satana, Lucifero, Belzebul, Belial…. sono spiriti cattivi distinti e differenti. Esiste, infatti, un numero incalcolabile di demoni, ma non tutti hanno la stessa funzione e ognuno di loro appartiene ad una gerarchia distinta. Il demonio esercita generalmente due tipi di attività malefiche. La prima è chiamata ordinaria e si limita alla tentazione. La seconda è detta straordinaria perché Satana passa dalla seduzione all’assoggettamento fisico o psicologico nell’intento di nuocere alla persona. Questa è la forma di azione straordinaria riscontrata nel caso di possessione e nelle diverse forme di malefici.
Per  mezzo dei malefici, Satana vuole nuocere e distruggere poco a poco coloro che ne sono vittime. Così nel maleficio tutte le attività della vita possono essere prese di mira: salute fisica e psichica, gli affari, le relazioni affettive e familiari, la vita spirituale…. La lotta della Chiesa si inserisce nel prolungamento di Cristo contro Satana. Ogni potere viene da Gesù ed è nel suo nome che la Chiesa scaccia i demoni.  Gesù è l’esorcista per eccellenza. I vangeli ci riportano parecchi racconti nei quali Gesù libera coloro che il demonio tiene incatenati. Se l’esorcismo è certamente un’arma straordinaria e potente, di cui la Chiesa dispone per lottare contro il demonio, non dobbiamo dimenticare le armi ordinarie. Benedict Heron afferma: “per un cristiano il miglior modo in generale di lottare contro gli attacchi del diavolo e contro le sue opere, sta nel concentrarsi su Gesù e di vivere per mezzo della grazia una vita autenticamente cristiana. Cercando di progredire nella fede, nella speranza, nell’amore e nell’umiltà, cercando di crescere in santità, noi ci proteggiamo dagli attacchi del demonio.” Tutta la storia umana è di fatto attraversata da una storia terribile contro la potenza delle tenebre, lotta iniziata all’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno. Impegnato in questa battaglia l’uomo deve senza tregua combattere per poter restare attaccato al bene. Non è che a prezzo di grandi sforzi, con la grazia di Dio, che  giunge a realizzare la sua unità interiore (GS, 37).
La preghiera occupa un posto essenziale, non solamente nella lotta contro il demonio, ma anche nella vita di ogni cristiano. La preghiera ci unisce a Dio in una profonda comunione di amore. Senza questa comunione con Dio, non avremmo la forza di combattere il demonio.
Secondo la Sacra Scrittura, la nostra preghiera deve essere fiduciosa, perseverante e insistente: “Mossi dallo Spirito pregate incessantemente con ogni sorta di preghiera e di supplica”(Ef 6,18) . Nel Vangelo di Marco (9,29) sta scritto: “Questo genere di demoni non può essere scacciato con nessun altro mezzo, se non con la preghiera”.
Per questo Gesù ci ha insegnato a recitare il Padre nostro, preghiera dolce e confidente che non trascura il fatto che siamo costantemente esposti alle insidie del nemico.
Sin qui ho parlato molto del male e del demonio, poiché dobbiamo conoscerlo e combatterlo.  Ma è di Dio che amo parlare, e del suo infinito amore verso l’uomo. Alla fine del combattimento, Cristo vince, Cristo regna, Cristo comanda!

Giuseppe Borriello (laurea magistrale in Scienze Religiose)