Dott. Italo Sabelli,
grazie di aver accettato questa intervista. Vuole presentarsi brevemente ?
Laureato nel 1973 in Medicina e Chirurgia presso la Federico
II di Napoli, nel 1974 iniziai a svolgere l'attività di medico omeopata e
agopuntore. Nel 1972, ero al quinto del corso di medicina, seguii il corso
inaugurale di omeopatia e agopuntura, subito mi entusiasmai per queste due
medicine e iniziai a frequentare entrambi i corsi. Nel maggio del 1974 iniziai
la mia attività di medico presso il Cemon diretto dal prof. Negro di cui fui
allievo prima e collaboratore dopo.
L’agopuntura è una
pratica medica antica. Può essere considerata alternativa o integrativa
rispetto all’attuale medicina moderna ?
In questi anni dopo alterne vicende l'agopuntura in Europa è
considerata medicina alternativa, laddove in America è classificata come medicina integrata. Infatti
negli ospedali americani, in particolare quelli oncologici, esistono dei
dipartimenti di medicina integrata dove
oltre l'agopuntura sono praticate le ginnastiche cinesi, yoga e altre metodiche orientali che possono
aiutare l' individuo a un miglioramento della qualità di vita. Capofila degli
ospedali americani è lo Sloan Kettering Cancer Center dove appunto esiste un
apposito dipartimento di medicina integrata. Si e' riscontrato nei
pazienti oncologici sottoposti a
chemioterapia la possibilità di arginare gli effetti collaterali da farmaci
antitumorali, in particolare: nausea, vomito, neuropatia periferica,
xerostomia, leucopenia, l'astenia fisica
etc.
In questi anni si è sviluppato un dibattito
molto intenso sull’efficacia delle medicine non convenzionali che, rappresenterebbero un’ alternativa, alle pratiche mediche ufficiali. A suo avviso
esistono basi scientifiche dell’agopuntura ?
Nel 1975 allorché l'agopuntura fu conosciuta nel mondo
intero per la sua applicazione nel campo dell'analgesia per gli interventi
chirurgici, molti ricercatori pensarono che scoprendo il meccanismo di azione
dell'agopuntura probabilmente si sarebbe potuto sconfiggere il dolore. Quali
questi meccanismi? L'azione degli aghi incrementerebbe la produzione di
endorfine, innalzerebbe la soglia del dolore e infine determinerebbe un aumento
della produzione di chinine sostanze ad esclusiva azione antinfiammatoria.
Di che soffrono le
persone che, in base alla sua esperienza, si rivolgono più frequentemente al
medico che pratica l’agopuntura?
La prima causa è il dolore sia acuto che cronico, dalla
nevralgia trigeminale all'emicrania, dalla cefalea all'herpes zoster, dal
dolore cervicale alla lombalgia, dalla dismenorrea alla rizoartrosi,
attualmente si avvicinano all'agopuntura pazienti con patologie diverse, spesso
perché non tollerano gli effetti collaterali dei farmaci o perché non hanno
riscontrato alcun beneficio dalla medicina ufficiale. I pazienti che più
facilmente si rivolgono ai medici agopuntori sono quelli che soffrono di
insonnia ingravescente, asma bronchiale acuta o cronica, colite cronica, casi
di impotenza sessuale e/o eiaculazione precoce, carenza di libido, problemi di
infertilità, stati di depressione
reattiva, o soggetti affetti da crisi di panico o da stati di malinconia.
Si è svolto a Napoli,
dal 14 al 16 ottobre il XXXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di
Agopuntura “I meridiani Secondari nella Pratica Clinica”. Ci vuole raccontare
quali gli obiettivi del Congresso e quali i risultati raggiunti?
Il congresso nazionale ha riunito a Napoli i vari capiscuola
provenienti dalle diverse regioni
italiane e al tempo stesso abbiamo ospitato due relatori francesi tra cui il
presidente dell'AFA (Association Francaise Acupuncture). Le relazioni sono
state eccellenti e il contributo fornito ai congressisti è stato elevato.
Una della relazioni del
Congresso verteva sull’utilizzo dei meridiani tendino - muscolari nella pratica sportiva. Ci vuole
illustrare quanto e in quali casi l’agopuntura può essere utile a chi pratica
sport?
Effettivamente questa relazione è stata molto seguita
proprio perché l'agopuntura dà un grosso contributo agli atleti di qualunque
disciplina, sottolineo che alcune squadre di calcio o di basket o di rugby o di
nuoto hanno medici specialisti in
agopuntura. Alcune patologie
difficili da trattare con le terapie convenzionali hanno un risultato positivo
con l'agopuntura, citiamo: la pubalgia, il gomito da tennista o la epitrocleite
o gomito del golfista, la tendinite della cuffia dei rotatori o tendinite del
nuotatore, questo per citare le principali. Una curiosità, alle Olimpiadi di
Rio il pluricampione Phelps, famoso
nuotatore, ha conquistato ben 23 medaglie d'oro, esibiva alcune macchie
circolari di colore rosso, in particolare spalle e articolazioni acromion clavicolari. Non è
stato l'unico atleta che si è presentato alle
olimpiadi di Rio con i cupping, metodica dell'antica medicina cinese,
tradotto in italiano con il termine coppettazione. In cosa consiste questa
tecnica? Ebbene si tratta di coppette
che possono essere di diverse tipologie:
di vetro, di ceramica o di bambù. Queste
vengono applicate sulla pelle e riscaldate con una fiammella così la pelle si
solleva e si stacca dal muscolo liberandolo. Questo permette da un lato di
rilassare il muscolo e al tempo stesso di migliorare la mobilizzazione delle
differenti articolazioni trattate.
Queste macchie rosse non sono altro che degli ematomi che
incrementerebbero l'afflusso della circolazione del sangue e di conseguenza
avrebbero un effetto di diminuire la tensione muscolare. Un ulteriore effetto
del cupping è di contrastare la formazione di edemi o di subedemi che insorgono
in seguito agli intensi allenamenti o
durante le gare.
A cura di Rocco Maria Landolfi