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CinoMilan ed un po’ di Berlino

La collocazione nel tempo prevede: 3 e 4 marzo il passaggio del Milan ai magnati cinesi Yonghong Li e Han Li, conferma dell’avvenuto pagamento entro venerdì, dimissioni dei due attuali a.d. Barbara Berlusconi e Adriano Galliani, sabato mattina (quando in Cina è già sera) firme e primo incontro del nuovo Cda, presentazione in grande stile della nuova società, ed in serata Milan Vs Chievo a San Siro con la partecipazione di vecchi e nuovi dirigenti.
Fine di un’epoca. Il 21 febbraio 1986 iniziava l’era di “Sua Emittenza” Silvio Berlusconi che ha condotto il Milan a trionfare nel campionato italiano ed in Europa. Lo spettacolo è stato assicurato ai tifosi del Milan e non solo. Ai primi giorni di marzo si assisterà alla fine di una gloriosa storia calcistica quando transiteranno sui conti Fininvest, in una banca lussemburghese, i 320 milioni di euro del Sino-Europe Sport, fondo formato dagli investitori cinesi che hanno deciso di acquistare il Milan e puntare sul rilancio della  società rossonera. I cinesi si sono resi protagonisti di una lunga marcia di avvicinamento iniziata nel 2015. Lunga marcia per i Cinesi Y.Li e H.Li che, senza dubbio, volevano esser certi dell’acquisto che stavano per portare a termine. I due imprenditori si sono occupati di convogliare sul Milan i danari che, proverrebbero dal colosso Huarong, la più grande holding statale di asset cinesi. Huarong ha un patrimonio di 120 miliardi di dollari, un utile di 2,5 nel 2016 ed è specializzata nel risanamento di imprese non più in salute, causa debiti. Tale deve essere apparsa, agli occhi – a mandorla – dei cinesi, la situazione del Milan, società dal passato glorioso e dall’incerta e compromessa situazione economico finanziaria attuale.
Non vi è dubbio che le grandi ambizioni cinesi e le attese degli appassionati passano per il rilancio sul campo della squadra. Grazie all’iniezione di robuste risorse finanziarie si  ipotizza che  120 – 150 milioni di euro sono pronti ad essere immessi sul mercato per nuovi acquisti ed il rilancio del settore giovanile. La gestione passa nelle mani del Direttore Sportivo Massimiliano Mirabelli, partito da squadre dilettantistiche calabresi, giunto a Milano, via Inter ed ora approdato al Milan.
Una buona prospettiva per Milano e per il Milan grazie ai soldi cinesi. Riuscirà il matrimonio tra disciplina, grigiore Cinese e creatività Italiana? lo diranno i risultati sul campo. Per ora c’è un Milan rosso cinese ed un posto di Presidente Onorario per Berlusconi.
Da Milano a Berlino. Da sempre in Germania la squadra più forte è il Bayern di Monaco, che vince il campionato (Bundesliga) più di quanto faccia la Juve in Italia o il Paris S.G. in Francia. La squadra di Berlino (l’Herta) raccoglie poco, sempre tra bassa classifica e serie B tedesca. Quest’anno però l’Herta Berlino va meglio e “naviga” in alta classifica. Domenica scorsa si è giocato Herta B. – Bayern M. Il Bayern perdeva 1 a 0 ed ha pareggiato all’ultimo minuto del recupero, anzi quando l’arbitro aveva prolungato di altri 60 secondi il recupero. I tifosi dell’Herta, inferociti perché l’arbitro ha prolungato il recupero consentendo al Bayer di pareggiare, hanno inveito contro l’ennesimo arbitraggio dalla parte dei più forti. Qualche idiota ha anche sputato addosso ai giocatori del Bayern ed all’allenatore, l’italiano Ancelotti. Come ha reagito il tecnico italiano? Ha esibito “il dito medio” ai tifosi di Berlino. Pessimo esempio. Si può capire la tensione ma mai giustificare il fatto che un professionista, profumatamente pagato, si metta al livello di una minoranza di tifosi facinorosi.


Rocco Maria Landolfi  (laurea in scienze della comunicazione)