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Dopo la pubblicazione degli elaborati  dei vincitori della terza edizione del Premio per le scuole “Lucia Mastrodomenco” riportiamo alcuni scritti degli studenti ritenuti, dalla commissione esaminatrice, degni di menzione (NdR)

Lavoriamo ma non abbiamo diritti”




L’Italia è tra i paesi Europei più caratterizzati dall’immigrazione cioè spostamenti di persone in massa che per vari motivi come: guerre, mancanza di lavoro , sogno di trovare benessere e crisi economiche, lasciano il proprio paese di origine investendo gran parte dell’Europa. Il numero crescente di immigrati sottopone gli extracomunitari, nella maggior parte dei casi, a forme di lavoro nero, sottopagato o preda di organizzazioni criminali. La difficoltà maggiore dello Stato, non avendo delle frontiere sufficientemente controllate e leggi chiare, è quella di stimare il numero degli stranieri, formando negli anni il fenomeno dell’immigrazione clandestina.  Per affrontare l’argomento il governo ha approvato alcune leggi in grado di renedere meno difficile anche a livello economico (stanziando fondi), la vita degli extracomunitari in Italia. La distribuzione dei cittadini stranieri sul territorio Italiano è fortemente disomogenea.



“Il viaggio della speranza, dal sogno alla tragedia “ è spesso la testata di numerosi giornali che annunciano come centinaia di persone sono state tratte in salvo in mare aperto.  La disperazione porta ogni giorno queste persone ad affrontare un vero e proprio massacro attuato da scafisti che in cambio di grosse somme di denaro trasportano:Marocchini,Africani e Somali verso un viaggio che a molti costa la vita su barconi fatiscenti; Tra le vittime purtroppo ritroviamo spesso bambini e donne incinte,che scappano dalla povertà assoluta , dalla miseria in cerca di un destino migliore. Sulle nostre coste si sono sviluppati : centri di accoglienza , operazioni militari e primo soccorso,tra questi : “Mare Nostrum “ che è un’ operazione militare e umanitaria Italiana ,partita il 18 Ottobre 2013 con lo scopo di garantire la salvaguardia della vita in mare e “Triton” che è , invece un’operazione condotta da Frontex, l’ agenzia Europea di controllo delle frontiere, alle quali partecipano 29 Paesi; A  differenza di Mare Nostrum prevede il controllo delle acque internazionali solamente entro le 30 miglia dalle Coste Italiane.



Gli immigrati distribuiti nei centri di accoglienza si impegnano alla ricerca di un lavoro, quasi sempre a nero, socialmente utile e , quando questo non è possibile tendono a spostarsi in un terzo paese, nella maggior parte dei casi in modo irregolare .Gran parte della popolazione Italiana vuole che i clandestini siano rimandati ai loro paese di origine , mentre altri credono che sia meglio trattenerli per non farli affrontare dei maggiori rischi ritentando l’impresa.


Per me  ci vorrebbe organizzazione in un paese purtroppo già male organizzato, ci vorrebbero fondi,  già inesistenti per le nostre prime esigenze, ci sarebbe bisogno di maggiori centri di accoglienza, di più umanità, perché se mi fossi trovata nella loro stessa situazione di “disperazione “ è questo ciò che avrei voluto trovare.    

Alessia Evangelista