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Vittime ignote.

Numerose sono a Napoli, come nelle altre città ferite dal secondo conflitto mondiale, le iscrizioni che ricordano episodi e vittime di quegli anni di conflitto. Una di queste è posta dinanzi all’ingresso centrale dell’Università Federico II e ricorda la fucilazione di un marinaio da parte dei tedeschi il 12 settembre del 1943, un episodio ricordato anche nel celebre film di Nanni Loy sulle quattro giornate di Napoli.


Lapide posta dinanzi all’ingresso centrale dell’Università Federico II di Napoli.

Il marinaio, sfigurato dalle modalità con cui si consumò l’assassinio e forse anche privato dei documenti, non venne identificato nell’immediatezza dei fatti, come testimonia la stessa epigrafe (collocata l’11 novembre 1944), che non ne ricorda il nome.
Solo nel 1951, quando il corpo venne traslato nel Cimitero del Comune di Ravello, di cui era originario, il nome e la provenienza di quel marinaio diverranno noti. Si chiamava Andrea Mansi ed aveva 24 anni.
In anni ancor più recenti, il Comune di Ravello, nella frazione Lacco, ha intitolato ad Andrea Mansi una piazzetta.

Ivo Grillo