testata registrata presso Tribunale di Napoli n.70 del 05-11-2013 /
direttore resp. Pietro Rinaldi /
direttore edit. Roberto Landolfi

Si prega di non disturbare.


Si sa che anche la segnaletica – ufficiale e non – è figlia dei tempi. Non solo lo stile della comunicazione pubblica evolve con il mutare dei gusti e lo sviluppo delle possibilità tecniche, ma anche il contenuto dell’universo segnaletico esplora nuove frontiere con l’evoluzione dei bisogni e dei comportamenti da incoraggiare o scoraggiare.
Così l’estate scorsa ho scoperto che in una cittadina turistica (Marina d’Ascea, Corso Elea) gli abitanti di un condominio, evidentemente esasperati dagli schiamazzi notturni dei turisti, avevano adottato un eloquente segnale di dissuasione.


Segnale di rispetto del riposo notturno

Di quel cartello, mi sono poi ricordato verso la fine di ottobre 2017, quando ho letto sui quotidiani di una tragedia sfiorata nei vicoli di Chiaia, a Napoli, dove un residente, esasperato dal caos della movida notturna, ha lanciato un vaso di terracotta sugli avventori di un bar.
Non che la segnaletica stradale, e gli avvisi in genere, godano di molto prestigio a Napoli (città che si autogoverna), ma avrei trovato l’adozione del segnale di rispetto del riposo notturno una bella goliardata, certamente meno rischiosa del passare alle vie di fatto.

Ivo Grillo
v