testata registrata presso Tribunale di Napoli n.70 del 05-11-2013 /
direttore resp. Pietro Rinaldi /
direttore edit. Roberto Landolfi

Sicurezza 2020


Trascorsi vari mesi dall’insediamento del nuovo governo, il decreto sicurezza, predisposto dal vecchio, è ancora vigente ed alcuna modifica è stata apportata. Ritardo inammissibile ed inspiegabile. La nuova Ministra dell’interno, Lamorgese, ha più volte detto  che, la riforma del decreto è pronta da mesi, ma ferma.
Da più fonti si afferma che il governo attende le elezioni in Emilia Romagna. E poi? Attenderanno le prossime elezioni, atteso che quest’anno si voterà, in varie regioni, quasi ogni mese?
Intanto lo scandaloso decreto sicurezza del vecchio governo resta in auge. Alcuni risultati: le multe alle Ong che salvano i migranti restano in vigore; chiusi i centri di prima accoglienza con  perdita, tra l’altro, di migliaia di posti di lavoro; approvato in extremis un decreto che ha evitato che migliaia di migranti venissero espulsi dai centri di seconda accoglienza, ma solo per sei mesi; tra sei mesi, se non viene modificato il decreto sicurezza,  si ritroveranno in strada migliaia di migranti; facile pensare che, in special modo al sud, finiranno nelle grinfie della criminalità più o meno organizzata;  tuttora bloccati gli ingressi in acque territoriali italiane per le navi che salvano migranti in mare.
In buona sostanza resta in vigore in Italia il decreto sicurezza bis,  dettato da calcoli elettorali, frutto di una propaganda centrata sulla caccia al migrante, l’intolleranza verso i diversi; provvedimenti disumani, immorali e drammaticamente inefficaci. Negli ultimi mesi, di immigrazione, in Italia,  non se ne parla quasi più. Avete notato. Sembra tutto taccia. Mentre le condizioni di vita, per quei poveri disperati, arrivati in Europa per trovare un po’ di conforto e capitati, in Italia, in un brutto momento, sono drammaticamente peggiorate.
Il comandante della nave Lifeline, che ha salvato in mare 104 persone,  si è avvicinato alle acque italiane. A causa del peggioramento delle condizioni del mare, che metteva a rischio la vita stessa delle persone, ha violato il divieto e ha fatto atterrare la nave, nel porto sicuro più vicino, Pozzallo. Risultato: ha ricevuto una multa di 300.000 euro, grazie al decreto sicurezza. Claus Peter Reisch, questo il suo nome, presenterà immediatamente ricorso. Ma anche il ricorso ha un costo. Intanto dei 104 migranti nessuno è rimasto in Italia. Tutti risistemati in altri paesi Europei.
La notizia non è più nelle prime pagine dei giornali. L’attualità porta a riflettere su guai ancor più grossi che stanno preparando, per noi, ma anche per le future generazioni, i governanti che propugnano nuove azioni belliche.
Ecco perché bisogna tener viva l’attenzione sul tema migrazione. Se il governo non interverrà per modificare i decreti sicurezza, le condizioni di vita degli immigrati, sono  destinate ad aggravarsi. 
Perché l’attuale governo non approva  la modifica? Il motivo è sempre lo stesso. Paura di adottare un provvedimento non gradito alla maggioranza del popolo e perdere consenso elettorale. Per paura di perdere le elezioni, in buona sostanza, scontentando l’elettorato conservatore che è maggioranza in Italia. La storia si ripete. L’attuale governo continua a mostrare tutta la sua debolezza.
Un tempo una maggioranza di progressisti non approvava la legge sul conflitto d’interesse per non scontentare i conservatori. Adesso non modificano i decreti sicurezza per motivi analoghi.
Quanto tempo bisognerà attendere per avere un governo di centro sinistra che abbia il coraggio di sostenere le proprie azioni? Finché questa è una prerogativa dei soli governi di destra, è difficile che cambi qualcosa in meglio, non solo per i migranti, ma anche per i giovani, le donne, per quanti quanti si aspettano, in Italia, un futuro migliore.

RL