Dove vai San Benedetto?
Stamattina a casa mia
si fermò San Benedetto;
mi svegliò con la poesia
delle rondini sul tetto,
del colore d’un suo fiore,
delle gocce di rugiada
su l’erbetta de la strada.
Dove vai, San Benedetto?
Sopra i rami nudi e brulli,
dolci frulli
d’ali al vento.
Lungo i cigli fior vermigli.
Tra le pietre del muretto
son sbocciati a cento, a mille,
campanelle,
fiori bianchi, fiori a stelle…
Dove vai, San Benedetto?
Se n’è andato il buon vecchietto
con il sacco ed il bastone.
Mi ha lasciato una canzone:
la dolcissima poesia,
fresca, fresca, come un fiore,
delle rondini sul tetto,
delle gocce di rugiada
su l’erbetta de la strada.
C. Ronchi
Signor Maestro…
Le scrivo a nome
dell'ultimo banco,
che di essere l'ultimo
è stufo e poi stanco.
Non so se ha ragione,
oppure protesta
soltanto perché un tarlo
gli ha dato alla testa:
lui dice che è di legno
come il primo e il secondo
e non meno del terzo,
però sta sempre in fondo.
Dice (abbia pazienza)
che non è democrazia.
Sostiene, che è mancanza
di fantasia.
Dice che è un banco,
non un soldato,
perciò non gli va
di stare allineato.
Vuol tornare nel bosco
a fare il castagno
se non gli diamo subito
qualche compagno.
Vorrebbe che i banchi
fossero messi in circolo,
come i cavallini
sulla giostra dei cavallini.
Oppure a quattro, a quattro:
quattro banchi, un bel bancone
per lavorare insieme
e fare conversazione...
Dice, infine, che non è
inchiodato sul pavimento
Che ne dice, maestro?
Lo facciamo contento?
Gianni Rodari
Il Maestro giusto
C'era una volta un cane
che non sapeva abbaiare.
andò da un lupo a farselo spiegare,
ma il lupo gli rispose
con un tale ululato
che lo fece scappare spaventato.
Andò da un gatto, andò da un cavallo,
e - mi vergogno a dirlo -
perfino da un pappagallo.
Imparò dalle rane a gracidare,
dal bove a muggire,
dall'asino a ragliare,
dal topo a squittire,
dalla pecora a fare «bè bè »,
dalle galline a fare coccodè.
Imparò tante cose,
però non era affatto soddisfatto
e sempre si domandava
(magari con un «qua qua»...):
- Che cos'è che non va?
Qualcuno gli risponda, se lo sa.
Forse era matto?
O forse non sapeva
scegliere il maestro adatto?
Gianni Rodari
Poesie tratte da: Maria Colaizzo - La Scuola Marginale – Ed. Millerighe 2015