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Alcuni esempi: ancora Francesco. Maria Maddalena

Papa Francesco non finisce mai di innovare e di meravigliare. Con un Motu Proprio cambia il Codice di Diritto Canonico rendendo istituzionale quanto già avviene nella pratica. L’accesso delle donne al servizio della parola sull’altare. I ministeri del Lettorato e dell’Accolitato saranno, d’ora in poi aperti anche alle donne. Le donne che svolgono un servizio o leggono la Parola di Dio, durante le celebrazioni liturgiche, non sono certo una novità. Finora avveniva come prassi, autorizzata di volta in volta dai vescovi. Ora Papa Francesco, anche raccogliendo un orientamento emerso dagli ultimi Sinodi dei vescovi, ha voluto ufficializzare e rendere istituzionale la presenza femminile sull’altare. La nuova formulazione del Codice di Diritto Canonico recita: “I laici che abbiano l’età e le doti determinate con decreto della Conferenza Episcopale, possono essere assunti stabilmente, mediante il rito liturgico stabilito, ai ministeri di lettori e di accoliti”. Viene dunque abolita la specificazione “di sesso maschile” riferita ai laici e presente nel testo del Codice fino alla modifica ultima.

Già nell’aprile del 2020 Francesco aveva istituito una nuova commissione sul diaconato femminile, preannunziata in chiusura del Sinodo sull’Amazzonia, per continuare a studiare e vedere come esisteva, nella Chiesa primitiva, il diaconato permanente. 

 

 Santa Maria Maddalena, è stata un’importante seguace di Gesù. Viene descritta nel Nuovo Testamento e nei Vangeli Apocrifi, come cugina di Maria. Per volere di Papa Francesco, per la prima volta, il 22 luglio, si celebra la festa di Santa Maria Maddalena. Prima non era festa ma memoria obbligatoria. Il Papa ha preso questa decisione “per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata”

“Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre mio; mò va dai miei fratelli e dì loro: Sto ascendendo al Padre mio e al Padre vostro, al Mio Dio e al vostro Dio” (Giovanni 20,17)

“Nel giorno dopo il sabato, Maria Maddalena si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Maria Maddalena andò subito ad annunziare ai discepoli: <Ho visto il Signore > e anche ciò che le aveva detto” (Giovanni 20,1; 20,18).

“Stavano presso la croce di Gesù, sua madre, la sorella di sua madre Maria di Cleofa e Maria Maddalena” (Giovanni 19,25)”  

“Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che Egli era a tavola in casa di un fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato e, stando ai piedi di Lui, di dietro, piangendo, cominciò a bagnargli di lacrime i piedi e li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato” (Luca 7:36-37).

Maria Maddalena “guarita dai cattivi spiriti” (Luca 8,2). Tante sono state le letture di questa grande figura femminile. Da una delle prime persone a scoprire la tomba vuota di Gesù, a prima testimone della sua resurrezione (Marco 16, 1 – 13). Per secoli immagine di perdizione. Non una ma tre Maria Maddalena. Una, santa per le matrone giuste.  Un’altra peccatrice e santa per i peccatori.  Un’altra Maria Betania, per le vergini sante.  Maddalena peccatrice redenta, unificata e riabilitata nell’epoca moderna, ma tuttora ignota ai più. 

Maria Maddalena, secondo letture spiritualistiche attuali, verrebbe a coincidere con la madre terra. Figura di donna presente non solo nelle Sacre Scritture, ma anche nella vita di tante persone.