Dal 3 agosto 2021 inizia il semestre bianco. Tra sei mesi i parlamentari voteranno per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Madrigale per Lucia - ONLUS, creata per tener viva la memoria di Lucia Mastrodomenico è un’associazione aconfessionale ed apartitica. Non abbiamo mai preso posizione in occasione di elezioni politiche. Siamo nati, come associazione, nel solco del pensiero di Lucia, femminista, maestra coi bambini e non solo. Lucia che, a partire dagli anni 70 del secolo scorso, si collocava nell’alveo della sinistra extraparlamentare e dei “cattolici del dissenso”. Testimonianza ne è l’esperienza di Lucia alla “Mensa dei Bambini Proletari”, da lei fondata.
Lucia aveva diretto, negli anni 80, una rivista di Politica e Cultura delle Donne. Anche noi di Madrigale per Lucia facciamo politica, tutti i giorni, nel lavoro, nelle relazioni con gli altri, nella società. Il nostro impegno politico è chiaramente a favore di coloro che si trovano in condizioni di maggior bisogno, delle cosiddette minoranze. Anche chi, fra di noi ha, per tratti della propria esistenza, svolto ruoli di potere, in attività pubbliche o private, non si è mai discostato dai principi dell’etica e della difesa di libertà, uguaglianza, solidarietà. Questa è la collocazione “politica” dell’Associazione “Madrigale per Lucia”.
Veniamo alla situazione politica italiana. In Italia si è messo a rischio, più volte, negli ultimi anni, la tenuta della democrazia.
La storia ci insegna che, alle dittature, si arriva in modo subdolo, anche passando attraverso regolari elezioni, come si è verificato in Germania e in Italia negli anni 20 e 30 del secolo scorso.
Il primo governo dell’attuale legislatura ci ha dato un assaggio di quello che significa l’equazione “populismo, caccia alla diversità ed all’immigrazione etc.” Sono passati appena due anni da quando la rivista “Rolling Stones” titolava in prima pagina: “Noi non stiamo con Salvini”. Poi un improvviso cambiamento, grazie ad un madornale errore del leader della destra di governo, il quale pensava già di poter passare a vie di fatto. Invece non è stato così, grazie ad un autorevole intervento del Presidente della Repubblica che, richiamandosi ai principi costituzionali, ha tenuto saldamente in mano le redini del gioco. Ora siamo di fronte ad uno scenario politico destinato a cambiare. Fra sei mesi si voterà per l’elezione del nuovo Presidente.
È giunto il momento che, Presidente della Repubblica in Italia, sia una donna. Sarebbe la prima volta. Una donna che sappia difendere i valori della Costituzione Repubblicana del 1948. Una Costituzione “Bellissima” scritta da donne ed uomini che, dopo la seconda guerra mondiale, seppero redigere un testo semplice, tutto centrato sulla difesa della dignità della persona umana.
Il contributo delle donne alla scrittura della Costituzione fu determinante, basti ricordare figure femminili come Nilde Iotti e Tina Anselmi. Quest’ultima, tra l’altro, trent’anni dopo, nel 1978 ha firmato la legge di Riforma Sanitaria, in applicazione dell’art.32 della Costituzione, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, eccellenza mondiale, che tutela i diritti e la dignità di tutte le persone, indipendentemente da sesso, razza, censo, proprio così come dispone l’art. 32 della Costituzione.
L’apparente calma politica attuale quanto durerà? Cosa succederà dopo le elezioni politiche del 2023? Lo scenario più probabile, a detta dei commentatori più accreditati, è che ritorneranno i populismi, i sovranismi, la caccia alla diversità. Ne abbiamo avuto un esempio nel primo governo di questa legislatura che, in un anno e mezzo di vita, ha fatto correre grandi rischi alla nostra democrazia, alla tenuta dei valori cui, dal 1789, più teniamo : Libertà, Uguaglianza, Solidarietà. L’Italia è una Repubblica Parlamentare, ma il ruolo del Presidente della Repubblica può essere determinante, come ha dimostrato l’attuale Presidente in questa legislatura. Mattarella ha contribuito ad assicurare la democrazia in Italia, richiamandosi ai valori costituzionali.
Ecco perché un ex Presidente della Corte Costituzionale, ruolo svolto con competenza ed equilibrio dalla Cartabia, ci sembra la migliore garanzia per una tenuta democratica contro populismi, sovranismi, cancellazione di diritti ormai acquisiti.
Virginia Wolf ha scritto che c’è ”un’abissale distanza tra uomini e donne nel sentimento di sè e del mondo” e questo “sentire” noi lo vogliamo rimarcare nella scelta di una donna alla Presidenza della Repubblica. Marta Cartabia non perde occasione, in ogni situazione pubblica, di richiamare i valori della Costituzione. Il richiamo ai valori della nostra Costituzione è il più grande baluardo contro gli attentati alla democrazia, messi in opera da quei partiti politici che, sono interessati al proprio particolare, ai propri interessi finanziari ed economici, più che al bene comune.
Ecco perché riteniamo che, Marta Cartabia, debba essere eletta Presidente della Repubblica. Una donna che conosce meglio degli altri la Costituzione italiana e sa come applicarla per difendere il bene più prezioso che abbiamo dal 1945 ad oggi: “la democrazia”.
I soci dell’Associazione “Madrigale per Lucia”