Come
si suol dire, Voxpopuli, voxDei. Tra
i vari consigli di saggezza popolare vi èl’esortazione a scegliere un partner e
lavorare nel luogo dove si natiper evitare molte sgradevoli sorprese.
La
frase “mogli e buoi dei paesi tuoi” è un detto inizialmente nato con
riferimento al mondo contadino: essendo i buoi parte integrante della vita e
del lavoro quotidiano, non si andava a cercare lontano per poter trovare moglie,
possibilmente con le stesse vedute.
Scrivere
queste parole oggi risulta sempre più anacronistico e assurdo – ringraziando il cielo!, specie in un
mondo in cui il quotidiano è tecnologico e globale, a discapito della vita
bucolica.
L’Amore
oggi, ai tempi della multietnicità e del possibilismo, ha sempre lo stesso nome
di secoli fa,ma rappresenta tanti colori, bandiere, culture e provenienze.
Di
nuovo, ringraziando il cielo!…ma
quanto di tutto questo è sempre vero?
Per
rispondere, scinderei il tema in due direzioni: Sentimenti e Percezione.
I
sentimenti per loro natura sono di matrice irrazionale e non riconoscono
religione, razza e sesso. Sono innati e democratici. Sono così imprevedibili e
lontani dalla logica che darne una definizione scientifica ha il limite di non
coglierela loro spontaneità e immediatezza.
La
percezione, intesa come sintesi culturale della propria educazione e abitudini,
ha un sapore di gran lunga meno romantico e si basa su tradizioni e
insegnamenti ricevuti dai nostri padri. Non è un caso, ad esempio, se quando
attraversiamo la strada spontaneamente giriamo il capo a destra e sinistra, non
è un caso se tutte le mattine ci laviamo il viso con entrambe le mani. Perché
ci è stato insegnato.
Purtroppo,
ancora oggi non è un caso se molti si stupiscono, o peggio, disgustano nel
vedere due persone dello stesso sesso per mano, o se le mamme si preoccupano
quando i figli si innamorano di persone di religioni o culture diverse.
Ci
è stato insegnato ad aver paura della diversità, in favore di una comfort zone culturale in cui tutti
quelli che parlano la stessa lingua hanno diritto ad unirsi. Perché è più comodo avere le stesse vedute.
Ma
quanto è utile, in ottica evolutiva?
Numeri
alla mano, i matrimoni misti, cioè tra cittadini italiani e stranieri, sono
triplicati negli ultimi 15 anni, crescendo al ritmo del 9,5% all’anno, e
l’Emilia-Romagna è la regione dove questo fenomeno si è maggiormente sviluppato
(circa il 15% sul totale dei matrimoni celebrati nella regione, fonte dati
Osservatorio MoneyGram).
Dunque,
sarà anche più difficile trovare una chiave comunicativa quando si parla una
lingua diversa o quando si prega un altro Dio, ma c’è chi ci riesce, in un modo
o nell’altro. Del resto, il dialogo e la capacità di ascolto sono fondamentali
per due culture differenti che si incontrano, serve“solo” la voglia di
rispettarsi e comprendersi appieno.
Direi
che la nostra generazione è senz’altro pronta al confronto, anzi,protagonista
del cambiamento: dobbiamo insegnare ai nostri figli che la diversità è
evoluzione ed evitarla o, peggio, averne paura è proprio inutile.
Fiorenza Orsitto