Un'analisi del prima e del dopo brexit lucida e sentita da chi ha vissuto il cambiamento dentro e fuori la UK. Ha ragione, ha mille volte ragione il dott. Albert Schweitzer nel dire che la vita precede sempre la conoscenza, e che se le decisioni si prendessero, avendo come presupposto il rispetto della vita che è sempre sacra, molti errori si eviterebbero, tanta superficialità non penetrerebbe fra le pieghe di un sistema già in affanno.
Purtroppo, oggi, l'Homo Oeconomicus è sempre più miope di fronte alla realtà umana, preso da interessi di parte o di parti, fingendo d'ignorare che la Terra è circolare e che i problemi degli altri sono anche i problemi nostri, che le difficoltà di un lato dipenderanno sempre da quelle dell'altro lato... Certo la pandemia ha acuito tutto, ha riportato in superficie tutti i nodi, tutte le imperfezioni che prima erano ben nascoste o da una politica fintamente "buonista" "corretta", o da una politica "sparviera" (aggettivo usato dalla Torresani), ma in entrambe i casi poco vicine alle questioni vitali delle persone: trovare lavoro, proteggere la propria dignità, stare con la propria famiglia, mettere a frutto i propri talenti, migliorare le sorti della propria città, difendere le aspirazioni dei propri figli, garantendo loro le condizioni per poter diventare autonomi.
Quanti errori bisogna ancora commettere, perché tutti siano considerati come persone che hanno il diritto di vivere la propria vita in virtù delle proprie potenzialità, senza pagare le conseguenze di scelte tracotanti di una classe politica che ha da "rinsavire", tornare ad essere ragionevole, dove "ragionevole" non cozza con la volontà di vivere, dove "buon senso" non urta con "cuore".
Quanto più vere le parole di Albert Schweitzer:
"Ecco il vostro errore, signori adulti! Vi piace preparare i giovani alla vita, dicendo loro che debbono rinunciare ai loro ideali. Nossignori. Vostro preciso compito dev'essere quello di aiutare la gioventù a conservare ben saldi i suoi ideali e i suoi pensieri che la entusiasmano, perché costituiscono una ricchezza immensa.
Non dite mai: "Ci penserà la realtà a spegnere i tuoi ideali".
Ditegli invece: "Rinforza al massimo i tuoi ideali perché la vita non riesca a sradicarli".
Gli ideali, i pensieri, le idee sono come gocce d'acqua. Apparentemente senza forza.
In una goccia d'acqua non si scorge potenza, ma se essa penetra in un crepaccio e diventa ghiaccio, fa saltare la roccia; se si trasforma in vapore mette in moto una macchina.
Gli ideali, i pensieri stanno dentro di noi, apparentemente inerti e inutili.
Ma diverranno potenti se ci sforzeremo di diventare più semplici, più sinceri, più puri, più mansueti, più pietosi, più amorevoli.
Solo con questo lavorio, il molle ferro dell'idealismo giovane diventerà acciaio".
Il pezzo di "Valigia blu" ci aiuta a riflettere sui giovani ed i loro ideali. Il pensiero di Schweitzer, un uomo straordinario che ha fatto della vita e del sentimento della vita il suo stesso sapere, ci aiuta a ritenere possibile quanto afferma la Torresani: “L’energia che attraversa la gente non si è ancora lasciata incenerire da una classe politica profondamente inadeguata ad affrontare questo momento cruciale della storia del nostro continente. Che l’energia resista e che la classe politica rinsavisca credo sia quello che stiamo tutti sperando.”