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Un Mandarino

Un mandarino era innamorato di una cortigiana. 

«Sarò vostra – disse lei – solo quando voi avrete passato 

cento notti ad aspettarmi seduto su uno sgabello, 

nel mio giardino, sotto la mia finestra». 

Ma, alla novantanovesima notte, 

il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio e se n’andò. 

 

Roland Bartes, Frammenti di un discorso amoroso

Segnalato da Elvira Picciola

 

Se muoio sopravvivimi, 1960 ca. (sonetto XCIV).

 

Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura

se tu risvegli la furia del pallido e del freddo,

da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,

da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.

 

Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,

non voglio che muoia la tua eredità di gioia,

non bussare al mio petto, sono assente.

Vivi nella mia assenza come in una casa.

 

È una casa sì grande l'assenza

che entrerai in essa attraverso i muri

e appenderai i quadri nell'aria.

 

È una casa sì trasparente l'assenza

che senza vita io ti vedrò vivere

e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.

 

Pablo Neruda

Segnalato da Virginia Varriale