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“Comizi di donne” un film / installazione di Maria Teresa Annarumma

Dedicato a Lucia

 

Ispirato a “Comizi d’amore” di Pasolini, nato da un’idea di Maria Teresa Annarumma, che aveva curato l’anno scorso l’istallazione “ Trecce in fiamme”  presso la Chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio, “Comizi di donne” è un film in cui 22 donne  raccontano se’ stesse, gli aspetti salienti della loro vita, delle loro relazioni, in maniera spontanea, non direzionata, appassionata.

Un” long film” della durata di circa 3 ore, in cui le protagoniste, tutte donne e di varie estrazioni sociali, sono autrici ed interpreti di se’ stesse; testimonianza preziosa di una parte essenziale della nostra società fuori da ogni narrazione ufficiale.

Nel racconto delle donne intervistate è forte l’esigenza dell’ascolto e il bisogno di non sentire soffocate le proprie potenzialità,  molte le similitudini con le storie di tutte noi: le difficoltà quotidiane, le relazioni  conflittuali, la strenua ed inossidabile volontà di resistenza a qualsiasi avversità, il desiderio di riconoscimento da parte di coloro con cui si condivide tutto o quasi.  Traspare chiaramente dalle loro parole anche la consapevolezza dell’ importanza del proprio ruolo e l’impulso ad agire sempre per cambiare in meglio la propria condizione e quella degli altri, con un’instancabile generosità spesa in tutte le direzioni.

Le donne di “Comizi di donne” sono concrete, forti, aperte al possibile, consapevoli delle proprie risorse; nei loro racconti traspare una reale ricerca di indipendenza, la netta sensazione che il silenzio e la solitudine appartengono al passato, la certezza che la propria libertà e la propria felicità sono presenti nell’ esperienza di tutti i giorni, basta non delegare ad altri la propria esistenza a partire dalla qualità delle relazioni che si coltivano personalmente.

L’incontro con Maria Teresa Annarumma  è avvenuto l’anno scorso in occasione della prima installazione presso la Chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio, in cui Lucia era figura fondante del progetto “Trecce in fiamme” dell’artista Anna Witt. La storia personale e politica di Lucia Mastrodomenico, che tanto ha affascinato Maria Teresa e la volontà da parte sua di approfondire  il discorso sulla condizione femminile attuale, una sorta di “a che punto siamo?” nella nostra città ha consentito  il nostro incontro. Nei mesi successivi una reciproca curiosità ha permesso e valorizzato, attraverso l’impegno e lo scambio,una più approfondita conoscenza e comizi di donne è cresciuto insieme a noi. Un dialogo , tra due diverse generazioni, che necessariamente conduce al luogo dell’origine, che alimenta la fiducia tra donne, soprattutto in assenza di competizione o autoaffermazione. 

La mia partecipazione e a questo progetto ha rimesso in campo il desiderio di quella politica attiva tra donne, cara a tutte noi, che stimola il confronto, la discussione, riaccende quella vitalità che è stato il pane quotidiano del movimento femminista tragli  anni ‘70 e ’90. Quel movimento ha sancito definitivamente che esiste da sempre una “differenza di genere” e che la soggettività femminile, linfa vitale per l’umanità, deve essere affermata con forza per ribaltare l’ordine simbolico voluto dall’universo maschile.

Tutto ciò viene esplicitato chiaramente dalla scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie (tra le dieci donne più influenti al mondo secondo il Times) quando dice “ fin quando una donna verrà uccisa da un uomo perché ha detto di no, fino a quando ci verrà detto come vestirci, come vivere la nostra vita, il nostro corpo, la nostra libertà, il femminismo sarà necessario.”(Dovremmo essere tutti femministi/Ed. Einaudi)

In “Comizi di donne” ho ritrovato, a distanza di anni, l’emozione della condivisione, del dibattito, ho ritrovato nelle loro parole ( donne giovani e meno giovani ) quella grinta, quella verità sul proprio vissuto che appartiene a tante donne e che genera, se consapevole,  libertà, visibilità, solidarietà. Ho ritrovato, per un attimo, un sapore antico e quasi dimenticato di una pratica condivisa, di ascolto, di scambio, di confronto. Oggi so con certezza che la mia storia personale nasce dal privilegio di aver vissuto intensamente relazioni con donne di indiscutibile grandezza che mi hanno mostrato la strada maestra.

“Queste nostre esistenze mettono in gioco la gioia di lavorare alla costruzione, passo dopo passo, della libertà femminile”( Lucia) 

 

Cinzia Mastrodomenico