Ricordo il giorno in cui mio padre Luigi si fermò davanti ai suoi 4 figli ed, avendo offerto per ognuno di loro, il seme della vita umana, disse:
“A te Lucia, mia prima figlia maggiore preferita, ti do il seme della mia presenza in eterno; inoltre quello della responsabilità(che tanto ti peserà) ed anche quello della perseveranza (che ti farà realizzare i tuoi desideri). Affinchè tu compia un buon lavoro ti assegno la virtù dell’ autostima che però dovrai preservare perché troppo spesso ti verrà a mancare e molti cercheranno di togliertela. Tu sei troppo fragile da sola per difenderti…non peccare di presunzione perché il costo sarà altissimo,ma so che puoi farcela”
“A te Fiorella, mia seconda figlia preferita, do il seme della com-prensione, della capacità di essere quella madre che mi è mancata (troppi figli ) e dell’ accudimento affettivo. Per questo sarai apprezzata, amata e compresa, ma stai attenta : questi doni sono solo per te. Affinchè tu compia un buon lavoro in merito ti assegno la virtù della capacità di comunicare e di essere ascoltata, ma non pretendere l’ ubbidienza, questa non ti appartiene “
“A te Sonia, la mia figlia gemella preferita, ti do il seme della mia somiglianza fisica, della mia parsimonia ed attenzione,del discernimento nel giudizio, della riservatezza alla base della modestia e della saggezza .Affinchè tu compia il compito che ti ho assegnato ti affido la preziosa virtù della conoscenza; fanne buon uso e non darla a chiunque, bisogna meritarsela come tu te la sei meritata”
“A te Bruno, mio figlio gemello maschio preferito, ti do il seme della mia sensibilità, da quasi nessuno riconosciuto, tranne in chi conosce le paure degli abissi e della vastità dello universo dove i sogni possono diventare realtà ma, stai attento figlio mio, anche incubi. So che tu saprai fare buon uso del mio dono e perché tu compia un buon lavoro nella tua esistenza ti assegno la virtù della pazienza,che spesso a me è mancata, ma tu ci riuscirai perchè sei mio figlio .”
Ora un regalo per tutti e 4, i doni a me più cari: l’onestà e la libertà. E quindi Luigi disse :
“Ognuno di voi ha una parte di me”, ma non dovete confondere questa parte con il tutto, né dovete desiderare di scambiarla con gli altri. Per ciascuno di voi ogni dono è perfetto, ma ve ne renderete conto solo se tutti e 4 sarete 1; perché sarà che, con-fondendo le conoscenze e rispettando le competenze, grazie a voi, non sarò vissuto invano e vivrò per sempre.
Lucia Iacono