Canzone d’autunno
I
lunghi singhiozzi
Dei violini
Dell’autunno
Feriscono il mio cuore
Di un languore
Monotono.
Dei violini
Dell’autunno
Feriscono il mio cuore
Di un languore
Monotono.
E livido, quando
Suona l’ora,
Mi ricordo
Dei giorni vecchi
E piango.
Per il vento malvagio
Che mi porta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.
Paul
Verlaine
Ottobre
Un
tempo, era d’estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all’autunno
dal colore che inebria,
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente
più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest’aria che odora
di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino
che splende sulla vigne saccheggiate.
Sole
d’autunno inatteso,
che splendi come in un di là,
con tenera perdizione
e vagabonda felicità,
tu ci trovi fiaccati,
vòlti al peggio e la morte nell’anima.
Ecco
perché ci piaci,
vago sole superstite
che non sai dirci addio,
tornando ogni mattina
come un nuovo miracolo,
tanto più bello quanto più t’inoltri
e sei lì per spirare.
E di
queste incredibili giornate
vai componendo la tua stagione
ch’è tutta una dolcissima agonia.
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all’autunno
dal colore che inebria,
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
nulla più mi consola,
di quest’aria che odora
di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino
che splende sulla vigne saccheggiate.
che splendi come in un di là,
con tenera perdizione
e vagabonda felicità,
tu ci trovi fiaccati,
vòlti al peggio e la morte nell’anima.
vago sole superstite
che non sai dirci addio,
tornando ogni mattina
come un nuovo miracolo,
tanto più bello quanto più t’inoltri
e sei lì per spirare.
vai componendo la tua stagione
ch’è tutta una dolcissima agonia.
Vincenzo
Cardarelli
Mattino d’autunno
Che
dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
Federico García Lorca
(poesie segnalate da Maria
Vittoria Montemurro)