A seguire dell’articolo: “Medici di famiglia: con il
passaggio al Ssn l’Enpam perde il 40% dei contributi” di Claudio Testuzza, tratto da “Il Sole 24
ore” del 6 maggio 2025, riportiamo alcune considerazioni del Dott. Domenico
Crea, medico di medicina generale (MMG).
Le riflessioni del dott. Domenico Crea ci consentono di fare il punto
su ciò che è divenuto l’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei
Medici). Da ente previdenziale a gestore di fondi, ad holding finanziaria e immobiliare.
Quanto di questa ricchezza dell’ENPAM torna ai medici che la finanziano? Se i MMG versassero le quote pensionistiche all’INPS, quali benefici ne trarrebbe l’INPS stessa, i medici e la comunità sociale tutta?
Queste le questioni su cui andrebbe avviata una discussione politica ed individuate soluzioni alternative all’attuale stato delle cose.
(RL)
Enpam, il fondo Aesculapius acquista portafoglio di 11 immobili
sanitari.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 maggio –
Il fondo Aesculapius, interamente partecipato da Enpam, ha acquistato un portafoglio di 11 immobili sanitari localizzati in diverse regioni del Nord e del Sud Italia. 'Si tratta di stabili - spiega una nota - che ospitano 10 fra Ircss (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e Ics (Istituti clinici scientifici). Gli immobili sono localizzati in Lombardia, Piemonte, Puglia e Campania. Le società che gestiscono le strutture sanitarie hanno firmato contratti di affitto ultraventennali.
Una notizia questa quanto mai indicativa, sulle funzioni e sulle
capacità di spesa di Enpam, fondo pensionistico mai completamento calato nelle
sole e naturali vesti di raccoglitore ed erogatore di pensioni, come ci spiega
la nota dello stesso Sole 24 ore, presente sopra in corsivo.
Il concetto di invecchiamento della popolazione e conseguentemente anche del personale sanitario medico è fin troppo conosciuto dall’Enpam per continuare a meravigliarsi della sua esistenza e sostenere perciò le sue difficoltà alla erogazione delle pensioni mediche.
La raccolta di fondi provenienti dagli stipendi, della medicina
generale soprattutto, ha raggiunto livelli mai presenti prima. Un esempio per
tutti, su una somma lorda stipendiale del medico di medicina generale, l’Enpam
trattiene quasi il 25%.
I calcoli sono facili, pensando a 500000 MMG presenti sul territorio
nazionale e, conseguentemente, a mezzo miliardo di euro che affluiscono
mensilmente nei fondi Enpam per la sola quota legata ai MMG.
Probabilmente, la gestione negli anni non è stata tanto accurata al punto di salvaguardare le quote da erogare senza motivo di difficoltà. Particolare attenzione andrebbe inoltre riposta sui faraonici costi di gestione delle figure istituzionali e rappresentative dell’ente, come il presidente Oliveti, in carica già dal 2012 – ininterrottamente - e rieletto per ancora un ulteriore altro terzo mandato. Stipendio base di 53 mila euro mensili, per un totale di 650 mila euro annue: cifra non raggiunta da nessuna figura istituzionale del nostro paese, ma lungimirante esempio di valutazione sulla capacità gestionale a favore dei medici erogatori.
Infine, la questione del passaggio alla dipendenza dei MMG che non permetterebbe
la corretta erogazione dei fondi pensionistici, spauracchio da sempre
sventolato per impedire una naturale, se non ovvia e auspicabile transizione
sul sistema INPS delle pensioni sanitarie.
In molti siamo convinti, che il transito dal sistema attuale rigidamente privato, privo di effettivi controlli, sia davvero la soluzione ottimale per una pensione adeguata e decorosa per i MMG, alla luce delle imponenti somme versate.
Domenico Crea (MMG)
Quanto di questa ricchezza dell’ENPAM torna ai medici che la finanziano? Se i MMG versassero le quote pensionistiche all’INPS, quali benefici ne trarrebbe l’INPS stessa, i medici e la comunità sociale tutta?
Queste le questioni su cui andrebbe avviata una discussione politica ed individuate soluzioni alternative all’attuale stato delle cose.
(RL)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 maggio –
Il fondo Aesculapius, interamente partecipato da Enpam, ha acquistato un portafoglio di 11 immobili sanitari localizzati in diverse regioni del Nord e del Sud Italia. 'Si tratta di stabili - spiega una nota - che ospitano 10 fra Ircss (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e Ics (Istituti clinici scientifici). Gli immobili sono localizzati in Lombardia, Piemonte, Puglia e Campania. Le società che gestiscono le strutture sanitarie hanno firmato contratti di affitto ultraventennali.
Il concetto di invecchiamento della popolazione e conseguentemente anche del personale sanitario medico è fin troppo conosciuto dall’Enpam per continuare a meravigliarsi della sua esistenza e sostenere perciò le sue difficoltà alla erogazione delle pensioni mediche.
Probabilmente, la gestione negli anni non è stata tanto accurata al punto di salvaguardare le quote da erogare senza motivo di difficoltà. Particolare attenzione andrebbe inoltre riposta sui faraonici costi di gestione delle figure istituzionali e rappresentative dell’ente, come il presidente Oliveti, in carica già dal 2012 – ininterrottamente - e rieletto per ancora un ulteriore altro terzo mandato. Stipendio base di 53 mila euro mensili, per un totale di 650 mila euro annue: cifra non raggiunta da nessuna figura istituzionale del nostro paese, ma lungimirante esempio di valutazione sulla capacità gestionale a favore dei medici erogatori.
In molti siamo convinti, che il transito dal sistema attuale rigidamente privato, privo di effettivi controlli, sia davvero la soluzione ottimale per una pensione adeguata e decorosa per i MMG, alla luce delle imponenti somme versate.