testata registrata presso Tribunale di Napoli n.70 del 05-11-2013 /
direttore resp. Pietro Rinaldi /
direttore edit. Roberto Landolfi

Tre poesie di Franco Arminio

Tratto da misteriditalia,it del 11 Novembre 2025
 
Franco Arminio è un poeta, scrittore e “paesologo” irpino (nato e vive a Bisaccia – Av) che è riuscito a conquistare il grande pubblico italiano.

Franco Arminio (foto Rai.it) misteriditalia.it

Lo ha fatto con la sua scrittura intima, terrena e umana, e con parole semplici ma che sono cariche di un significato universale e che parlano di fragilità. Nelle sue poesie si legge la bellezza nascosta nei luoghi abbandonati e ma soprattutto l’amore che ha lo stesso aspetto di una carezza, ma anche di un assedio.
 
Cedi la strada agli alberi
 
Abbiamo bisogno di contadini, di poeti,
gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi
e riconosce il vento. 
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore,
ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere,
rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio,
alla luce,
alla fragilità,
alla dolcezza.
 
 
L’infinito senza farci caso
 
Dammela tu una brutale vicinanza,
tagliami i ponti con la paura.
L’amore deve essere un assedio, ferro e fuoco,
colpi violenti,
morsi per aprire la strada alla dolcezza.
 
 
 
Da oggi falla finita coi lamenti
 
Da oggi falla finita coi lamenti,
non servono a niente.
Non dedicare neppure un respiro a chi ti odia.
Pensa che hai poco tempo per stupirti della tua gioia.
Te la sei costruita mentre stavi male,
ora è tua.
Hai messo la morte fuori gioco a furia di starci dentro.