Tratto da misteriditalia.it del 9 novembre 2025
Wisława
Szymborska, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1996, ha scritto
una delle poesie più belle di sempre. Amore a prima vista mette in
evidenza una forza a cui si dà spesso il nome di Caso, che diventa poi Destino
e che guida l’incontro di una coppia. Per l’autrice, originaria della Polonia,
non è quindi possibile “amare a prima vista” ma tutto nasce da un disegno
molto più profondo, che è quello delle nostre vite. La poesia è stata
pubblicata per la prima volta nella raccolta La fine e l’inizio nel
1993 e in Italia nel 1997.
Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì.
E’ bella una tale certezza, ma l’incertezza è più bella.
Non conoscendosi prima, credono che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi? vorrei chiedere loro
se non ricordano – una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole? uno “scusi” nella ressa?
un “ha sbagliato numero” nella cornetta? – ma conosco la risposta.
no, non ricordano. li stupirebbe molto sapere che già da
parecchio tempo
il caso stava giocando con loro. non ancora del tutto pronto a
mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava, gli tagliava la strada, e
soffocando una risata,
Si scansava con un salto. vi furono segni, segnali, che
importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa o martedì scorso una fogliolina volo’ via
da una spalla a un’altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto. Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell’infanzia? Vi furono maniglie e campanelli
Su cui anzitempo un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli. una notte, forse, lo stesso
sogno
subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti è solo un seguito e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.
