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Spezzatino di agnello all’uso di mia suocera per il pranzo pasquale

Questo è il secondo piatto  che la solerte e industriosa Zi Mena (al secolo Filomena Liucci Nazzaro), come veniva chiamata da tutti gli abitanti, giovani e vecchi, di S. Giorgio del Sannio (BN), e quasi una parente era in effetti per i suoi concittadini perché era sempre pronta ad offrire il suo aiuto a chi glie lo chiedesse, preparava per il giorno di Pasqua.

Ingredienti per quattro persone:
Cosciotto disossato di agnello, g.700
Olio di oliva, cl 3
Due cucchiai abbondanti di passata di pomodoro
5 uova
½  mazzetto di prezzemolo
100 g di parmigiano grattugiato
Sale q.b.

 Quando si acquista il cosciotto farlo tagliare dal macellaio a fette, poi a casa  tagliare la carne  a pezzettini, cercando di liberarla da ogni traccia di grasso per rendere la pietanza più digeribile, conservando però qualche pezzo di osso. Immergere la carne in una terrina piena d’acqua per liberarla di ogni traccia di sangue e poi toglierla dall’acqua e, dopo averla strizzata sommariamente con le mani, porla in una casseruola con l’olio e i pezzi d’osso messi da parte e mettere il tutto sul fuoco. Aggiungere poi i due cucchiai di passata di pomodoro e far cuocere lentamente per circa due ore. Cuocendo la carne rilascerà l’acqua in cui è stata immersa per dar luogo a un saporito brodetto, ma nel caso che non sia sufficiente aggiungere un po’ di acqua calda in modo che il tutto resti alquanto brodoso. Salare quando la cottura è quasi terminata  per evitare che le carne indurisca. Quando la carne è ben cotta togliere accuratamente i frammenti di osso. Poi sbattere in una terrina le uova con il formaggio grattugiato, il prezzemolo tritato e un pizzico di sale e versare  sull’agnello, tenendo la casseruola sul fornello acceso al minimo. Quando le uova saranno cotte e  sarà stato spento il fuoco, coprire la casseruola col coperchio, far “ riposare “ per qualche minuto la pietanza e poi servire.


Marinella Gargiulo