testata registrata presso Tribunale di Napoli n.70 del 05-11-2013 /
direttore resp. Pietro Rinaldi /
direttore edit. Roberto Landolfi

Simbolica ma non troppo


Simbolo :
(prima definizione,  complicata ma comprensibile) : “ elemento della comunicazione che esprime contenuto di significato ideale dei quali esso diventa il significante”;
(seconda definizione,  forse più semplice ma più insidiosa) :”segno corrispondente a contenuti  o valori particolari o universali”
Si può credere o no al valore dei simboli.
Proviamo a crederci e facciamo qualche esempio.
Come riportato ampiamente dai maggiori quotidiani italiani, il giorno 9 marzo 2018 i due vincitori delle recenti elezioni italiane hanno riunito i loro parlamentari (deputati e senatori) :
-       I Cinque Stelle a Roma in Hotel 5 stelle super; nel 2013 erano meno e si erano riuniti in un hotel,  molto più modesto, sempre a Roma.
-       La Lega ha riunito i propri eletti in un hotel a Milano. Non a Roma, costringendo ad un viaggio più lungo gli eletti al sud che sono in minoranza.
Riprendendo  la seconda definizione di simbolo (dal Devoto-Oli);   se questi sono segni, a quali valori rinviano?

Reddito :
Prima definizione :  Il reddito, in economia, può essere definito come un flusso di ricchezza durante un periodo di tempo.  Il reddito è quindi una variabile di flusso, in quanto legata ad un preciso orizzonte temporale senza il quale non avrebbe senso. Al reddito viene contrapposto il concetto di patrimonio che esprime in termini monetari la ricchezza in un dato istante.
Seconda definizione: L’utile proveniente in un dato periodo di tempo da un’attività o da un impiego di capitale

Torniamo all’attualità ma anche al suo valore simbolico :
Reddito di inclusione (REI) :
è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica; I cittadini possono già richiederlo dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso  indicati dai Comuni. 
Il REI si compone di due parti:
un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica;
un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.
il REI è stato proposto dal governo di centro sinistra mandato a casa dagli elettori con il voto del 4 marzo 2018.

Reddito di cittadinanza :
ipotizzato dal M5s (così come previsto dal Disegno di legge 1148 già da loro presentato in parlamento nel 2013) prevede aiuti economici a cittadini e famiglie italiane considerate sotto la soglia di povertà. Il reddito di cittadinanza spetterebbe a singoli (maggiori di 18 anni, e residenti in Italia) e famiglie, con differenti modalità in base a diversi parametri.
Per i cittadini singoli :
Ai circa quattro milioni di italiani che sono considerati «poveri assoluti», cioè senza alcun tipo di reddito, andrebbero 780 euro mensili (che è considerato secondo l’Istat il reddito minimo per vivere), ovvero 9.360 euro annui . A chi invece ha già un reddito, ma sotto i 780 euro, verrebbe data un’integrazione per l’importo necessario ad arrivare ai 780 euro. Quindi - ad esempio - chi ha uno stipendio di 400 euro al mese riceverebbe un’integrazione pari a 380 euro.
Per le famiglie :
Diversi i parametri per i nuclei familiari. Indipendentemente dal numero di componenti, la famiglia riceve una sola misura di «reddito di cittadinanza» per ciascuna. L’importo varia in base alla composizione del nucleo familiare. Alle famiglie di 2 componenti con un solo genitore 1.014 euro; alle famiglie di 2 componenti: 1.170 euro e così a seguire per le famiglie con 3, 4, 5 etc. componenti.
L’accesso al reddito di cittadinanza è vincolato a un progetto di formazione e di aiuto dei centri per l’impiego (che dovrebbero essere riformati) di una ricerca di lavoro, anche di pubblica utilità. Se il lavoro eventualmente trovato viene rifiutato per più di tre volte si perde il diritto al reddito di cittadinanza.  Sulla promessa del reddito di cittadinanza i 5 stelle hanno, con tutta probabilità, vinto le elezioni, principalmente al sud ma :
“Introdurre un reddito di cittadinanza è più complicato di quanto sembri. Perché i beneficiari sono spesso molti di più di quelli stimati. E perché i rischi di parassitismo sono alti. Anche l’investimento nei centri per l’impiego andrebbe considerato bene. (Francesco Giubileo “La Voce.info 23.2.18)”

Staremo a vedere cosa accadrà. Passando dai simboli alla realtà non vorremmo succedesse quel che è accaduto con alcune leggi in passato (esempio per tutti la legge di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni). Dopo il decreto legge è intervenuta una conversione in legge che ne ha in parte stravolto i contenuti per cui si sono rese necessarie varie Circolari del Ministro della pubblica amministrazione che “interpretavano l’applicazione dei vari articoli e commi della legge”. Interpretavano modifiche con altre interpretazioni.
Risultato : “chi ci capisce è bravo”,  con buona pace di avvocati, ove  si trovino a difendere i diritti di coloro che si ritengono lesi e/o dei magistrati che devono applicare  leggi  complicate con articoli e  commi che sembrano contraddirsi tra loro.
Chi ha calcolato il costo dell’eventuale contenzioso che nascerà dopo l’applicazione del reddito di cittadinanza se la legge sarà redatta dai soliti apparati burocratici che scrivono materialmente le leggi dopo che la politica le ha licenziate?  Al nastro di partenza  studi legali che si specializzeranno nel settore per assistere gratuitamente i cittadini che si riterranno esclusi (gratuitamente si fa per dire in quanto  i costi saranno, come spesso accade, a carico della comunità)
Il  M5s  stelle ha promesso che cancellerà non so quante leggi. C’è da augurarsi che facciano scrivere in maniera chiara e semplice le loro,  quando andranno al governo.


RL