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Riportiamo il prologo di un piccolo e splendido libro di Luce Iragaray.  Lucia ha condiviso con Luce l’ultimo tratto della sua esistenza, della sua riflessione teorica: approfondimenti sull’amore e la condizione delle donne. (NdR)   

 

Il Mistero di Maria: Prologo

 

“Di Maria non sappiamo quasi nulla. Nel Vangelo c’è soltanto qualche parola su di lei, piuttosto aneddotica, e che non dice un gran che del suo rapporto con il divino. E, negli uffici religiosi di oggi, Maria è ben poco presente. Così, nella mia parrocchia, al momento delle celebrazioni di Natale, è soltanto durante la messa riservata ai bambini che si accenna talvolta a Maria. Le feste dedicate a lei secondo il calendario – il presupposto anniversario della sua nascita (8 settembre), quello dell’Annunciazione (il 25 marzo) o dell’Assunzione (il 15 agosto) – sono poco celebrate. Sempre nella chiesa del mio quartiere, la statua che raffigura Maria come Madre di Dio, è stata di recente spostata – per maggior comodità è stato spiegato – da un altare principale, situato dietro il coro, a un altare secondario dove sta ormai tra altri santi. Altre rappresentazioni di Maria – quelle che corrispondono alle apparizioni di Lourdes o di Fatima – sono state raggruppate in una sorta di cappella, in fondo alla chiesa, con altri santi molto venerati, quali sant’Antonio o santa Rita.

Però Maria segna l’entrata nell’era cristiana. Senza di lei la Buona Novella del Cristianesimo non esisterebbe. Maria è la condizione dell’incarnazione, la prima mediazione, fra divinità e umanità, fra Dio e gli umani, perché avvenga una possibile redenzione del mondo.

D’altronde, il fervore popolare non si lascia ingannare. Si rivolge a Maria con fiducia, le costruisce o dedica numerosi santuari, la canta o l’implora, anche nella letteratura o nelle canzoni popolari, perfino quando abbandona i luoghi o i culti più ufficiali. Si dirà che si tratta d’ingenuità, di un resto di paganesimo, di un’incapacità di elevarsi a una dimensione realmente spirituale? Non si tratterebbe piuttosto di un mistero rivelato ai bambini, agli umili, ai poveri in spirito, ai cuori puri, a tutti quelli che hanno fame o sete di giustizia? Mistero del ruolo di una donna nella nostra redenzione, che rimane estraneo a una dotta teologia occidentale, la cui logica in gran parte maschile, si è elaborata a scapito della nostra incarnazione. Mistero riguardo a cui essa non  può dire un granché di adeguato se non, talvolta, in forma di raccoglimento, di preghiere o canti di lode, o anche di aporia nel suo discorso.”


Tratto da: Luce Irigaray – Il Mistero di Maria – Paoline Editoriale Libri – 2010

 

Dalla terza di copertina si legge: “Luce Irigaray è francese. E’ direttrice di ricerca in filosofia presso il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese. Ha una formazione multidisciplinare: filosofia, linguistica, letteratura, psicologia e psicanalisi. Da “Speculum” si è dedicata alla costruzione di una cultura a due soggetti, maschile e femminile, portatori di valori differenti ma di equivalente importanza per l’elaborazione di legami e civiltà, sia nell’ambito privato che in una comunità umana mondiale. Fra i suoi libri pubblicati in Italiano ricordiamo Speculum, Etica della differenza sessuale, Amo a te, La via dell’amore e Condividere il mondo. La dimensione spirituale è molto presente nelle opere di Luce Irigaray. La figura di Maria vi appare spesso, in particolare nel contesto dell’evento dell’Annunciazione.