Il Presidente della Repubblica nel suo intervento al Festival delle Regioni richiama gli attori istituzionali ad una collaborazione proficua: “Una strategia unitaria e la collaborazione tra istituzioni sono necessarie per superare intollerabili divari tra i diversi sistemi sanitari regionali e garantire una copertura universale e un accesso uniforme alle prestazioni sull’intero territorio della nostra Repubblica, obiettivi irrinunciabili di un Servizio sanitario nazionale”.
Tratto da Quotidiano Sanità del 19 maggio
“La Corte
costituzionale, al fine di orientare tali rapporti, ha da tempo enunciato il
principio della leale collaborazione, ne hanno sempre parlato i Presidenti
delle Regioni, anche in occasione di questi Festival. Affinché l’ordinamento
della Repubblica funzioni, è indispensabile che Regioni e Stato collaborino
proficuamente nel rispetto – ripeto - dei limiti delle competenze proprie
stabilite dalla Costituzione o dalle leggi”. Lo ha affermato il Presidente
della Repubblica, Sergio
Mattarella nel suo intervento al Festival delle Regioni in corso a
Venezia.
“Questo – ha
ricordato il Presidente - vale per i diversi livelli di Governo ma anche nei
rapporti tra i poteri. Lo stesso Presidente della Repubblica, pur nella
particolare peculiarità del suo ruolo, è tenuto ad adottare come metodo quello
della leale collaborazione. Sono numerosi i casi in cui Regioni e Stato concorrono
all’esercizio di una funzione attribuita dalla Costituzione in vista di un
risultato comune. Diventa, in queste ipotesi, indispensabile la convergenza e
un più corretto bilanciamento tra rispettive istanze ed esigenze. La
collaborazione tra i diversi livelli di governo ha, come sappiamo, individuato
sedi e spazi nelle diverse Conferenze che, in varie forme, l’hanno
istituzionalizzata e resa un modus operandi al quale si ricorre sempre più
spesso”.
“Senza la
pratica della leale collaborazione – ha evidenziato Mattarella - diviene
impossibile tutelare interessi fondamentali della collettività. Basti pensare
alla materia sanitaria - poc’anzi evocata dal Presidente Fedriga - e a come,
particolarmente in quest’ambito, il concorso di Stato e Regioni nel perseguire
i medesimi obiettivi risulti essenziale, perché l’esercizio delle rispettive
competenze ha un solo fine, doverosamente comune: il diritto alla salute dei
cittadini. Un sistema soggetto a una dinamica di costi crescenti e per il
quale, accanto al problema delle risorse - che sussiste, con alterne vicende,
dal biennio 2008 / 2009 - si pongono esigenze di razionalizzazione e di
riqualificazione per migliorare i servizi offerti ai cittadini”.
“Una strategia unitaria e la collaborazione tra istituzioni sono necessarie per superare intollerabili divari tra i diversi sistemi sanitari regionali e garantire una copertura universale e un accesso uniforme alle prestazioni sull’intero territorio della nostra Repubblica, obiettivi irrinunciabili di un Servizio sanitario nazionale. Un metodo - quello della leale collaborazione - che sembra dover presiedere anche alle politiche volte a promuovere le eccellenze nazionali, obiettivo che avete posto al centro dei lavori di questi giorni”, ha concluso.